Rosa e Olindo, Astori contro Tarfusser: “Prove incontestabili di colpevolezza”

La richiesta di revisione del processo che portò alla condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la Strage di Erba continua ancora a dividere l’opinione pubblica e la magistratura. Ora, dopo la richiesta avanzata dal procuratore della procura generale di Milano Cuno Tarfusser, interviene anche Massimo Astori, procuratore di Como, che difende l’operato del suo ufficio con una nota molto dura contro gli innocentisti che vorrebbero ribaltare le tre sentenze definitive (vagliate da 26 giudici) sulla colpevolezza dei due coniugi.
“Senza giustificazione alcuna a distanza di 16 anni, espressioni del pg contengono accuse di condotte abusive e illegittime se non di veri e propri reati a carico dei magistrati della procura di Como. La responsabilità di Rosa Bazzi e Olindo Romano è stata affermata nei tre gradi di giudizio. I giudici hanno espresso valutazioni ampiamente positive delle prove raccolte dalla pubblica accusa e hanno accolto integralmente nei tre gradi di giudizio le richieste dei rappresentanti dell’ufficio del Pm. La lettura delle corpose e approfondite sentenze che hanno motivato la condanna all’ergastolo di entrambi gli imputati non lascia spazio a perplessità”, scrive il magistrato Astori.
Per Astori le indagini sulla Strage di Erba – che ha passato ben tre gradi di giudizio – sono state effettuate correttamente. Ora, secondo il magistrato, bisognerebbe fare silenzio e rispettare il dolore di quella vicenda. “La procura auspica che altrettanto rispetto sia adottato, nelle forme e nei contenuti, da tutti coloro che si accostano a questa drammatica vicenda, al cui fondo rimane il profondo dolore di chi ne è stato colpito. Tutelerà comunque, nelle sedi e con le forme opportune, l’immagine dell’ufficio, a difesa dei singoli magistrati e della loro correttezza professionale”.