Primo giorno da giornalista per Renzi. “Il Riformista studia, propone, lotta”
Giorno di debutto Matteo Renzi. Esce oggi, nelle edicole di tutta Italia, il primo numero del quotidiano “Il Riformista”, diretto da oggi (e per un anno) dal senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi. Il quotidiano, diretto fino alla scorsa settimana da Piero Sansonetti, non sarà un giornale di partito. “Nel primo numero penso non sia mai citata Italia Viva. Però ci sono riflessioni sulle tasse. C’è tutte le volte un confronto tra uno a favore e uno contro, su un argomento: in questo caso la candidatura di Joe Biden. Oggi ero in Parlamento e ho chiesto a Susanna Camusso di fare un pezzo contro il Jobs Act, mentre Tommaso Nannicini lo farà a favore. In sintesi, sarà un luogo di dibattito, con una serie di iniziative che tengano forte il Dna garantista del Riformista”, ha detto Renzi ieri a Bruno Vespa.
Nel primo numero del quotidiano, diretto da Renzi e da Andrea Ruggieri (per la direzione responsabile), si parla molto del Dna del quotidiano. Chi è il riformista?” si chiede Renzi. “Uno che non va di moda. Perché oggi funzionano i sovranisti a destra, gli estremisti a sinistra. E i populisti, ovunque. Nel tempo degli slogan il riformista studia, propone, lotta. Poi sbaglia, cade, riparte. Ma sempre a viso aperto, sempre animato dalla passione per la realtà, non per l’ideologia”.
Il Riformista renziano, dunque, sarà un luogo aperto alle idee e alle riforme. “Noi daremo spazio alle idee riformiste. Che vengano dagli amministratori del centrodestra o da Forza Italia o che siano espressioni del Pd che non si rassegna alla svolta radicale o del Terzo Polo. Ma anche idee riformiste della società, del mondo dell’impresa, della rappresentanza e dell’associazionismo”.
Nell’editoriale del direttore del primo numero, che titola in apertura con il sogno napoletano dello Scudetto, Renzi precisa. “Una casa aperta al confronto. Una palestra di idee. Un luogo di libertà, Proveremo a far riflettere e anche a divertirci, insieme al mio amico Andrea Ruggieri e a tutta la redazione”.
