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Prima della Festa della Santa Madre di Siponto si pitturavano di bianco le case

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Prima della Festa della Santa Madre di Siponto si pitturavano di bianco le case

Manfredonia – NON devo andare molto lontano, un ricordo ancora fresco per la nostra Manfredonia: ancora intorno agli anni ‘83 , puntualmente in ogni zona della città si pitturavano di bianco le case a pianterreno, ma anche le palazzine, settimane prima della Festa Patronale.

Ecco allora tanti cittadini che dal mattino a sera giravano con calce bianca e un pennello grande, legato a una canna, per arrivare alla facciata più alta anche senza scala.

Erano tante le persone che imbiancavano le facciate per dare una cosiddetta rinfrescata. Vedevo passare in quei giorni tanti venditori di fichi d’india, in giro anche con delle biciclette. I fichi d’india venivano posizionati in una grossa cassetta di legno sul retro del mezzo.

Gli imbianchini della calce erano i protagonisti della festa; ammiravo questo impegno e tutto l’amore che ci metteva il nostro popolo per far trovare tutto in ordine, in segno di rispetto al passaggio del Sacro Quadro della Madonna di Siponto – che doveva percorrere le loro strade; il vero attaccamento alla festa era di tutti, ci lasciavano il cuore su quelle scale della chiesa Cattedrale, ci lasciavano l’anima davanti all’altare della Santa Madre di Siponto. La festa era molto sentita tanto che ognuno indossava l’abito nuovo e camice lavate e “mbusemete”. Era il momento dei cosiddetti “sande tarlète”, quelle persone che uscivano solo in occasione della festa.

A cura di Claudio Castriotta 

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