Attualità Capitanata

Nel giorno del compleanno di Manfredonia, rinvenute oltre 300 monete forse appartenenti al tesoro di re Manfredi

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“…biondo era e bello e di gentile aspetto” il re che esattamente 765 anni fa decise di cominciare a disegnare la città che qualche anno più tardi in suo onore si sarebbe chiamata Manfredonia.

Era il 23 aprile 1256, giorno di San Giorgio. E proprio oggi, 23 aprile, il destino ha voluto far giungere a sorpresa la notizia di un rinvenimento di monete in Abruzzo forse appartenenti proprio a re Manfredi.

Sono oltre 300 le monete in lega d’argento risalenti a un periodo tra il 1000 e il 1200 trovate da un gruppo di escursionisti nel Parco del Gran Sasso. Il ritrovamento ha solleticato l’immaginazione degli abitanti del luogo riportando alla luce una vecchia leggenda secondo cui sarebbe avvenuta proprio qui la sepoltura del tesoro di Re Manfredi di Svevia, ritenuto il fondatore del Castello Manfrino che sorge in questa zona e che da lui prende il nome.

Le monete erano confuse nel bosco tra il fogliame a terra e prontamente gli escursionisti hanno allertato i Carabinieri che le hanno recuperate ed affidate alla Soprintendenza Archeologica.

Un simpatico scherzo del destino? O un segnale di quel re bello da togliere il fiato, impavido e sfrontato, ma anche tanto sfortunato, che morendo giovanissimo non ebbe mai modo di veder fiorire la città di cui aveva posto le basi?

Chissà! Intanto questa simpatica coincidenza ci stuzzica la fantasia e sembra quasi che re Manfredi abbia voluto farci arrivare i suoi ringraziamenti per gli auguri ricevuti nel giorno del compleanno della ‘sua’ e ‘nostra’ bellissima città.

di Maria Teresa Valente

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