Salute e Benessere

Mettiamo fine alla confusione

Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato CHIEDE di porre fine a questo stato di confusione già perpetrato dalla pandemia.

Non ha senso emettere ordinanze per poi ritirarle, programmare vaccini per, poi, riprogrammare il tutto, stabilire fasce di età per la somministrazione del vaccino per, poi, effettuare altro.

Ma la cosa più grave è pubblicare una disposizione di servizio, in data 11/04/2021,  in cui si invita tutti gli over 60 a presentarsi, senza alcuna conferma o prenotazione, nei punti HUB al fine di sottoporsi al vaccino e, poi, “miracolosamente” capire che ciò potrebbe comportare soltanto disguidi ed assembramenti.

Tutto questo, ci si chiede, non poteva essere evitato?

E’ possibile astenersi dal confondere ancora di più la gente?

Questa situazione sta soltanto incrementando  rabbia ed esasperazione.

E’ mai possibile che a nessuno, di coloro che compongono la “cabina di regia” e/o al nostro Governatore, sia venuto in mente di chiedere, preliminarmente, quante vaccinazioni fossero già state programmate per domani 12 aprile? Forse 780 circa? A questo punto sì che  si sarebbe potuto realizzare un assembramento naturale!!!

I cittadini sono stanchi di seguire i vari “cambi di umore” di chi ci amministra.

Inoltre, non dobbiamo dimenticare gli operatori sanitari che da mesi sono nei loro uffici ad occuparsi di migliaia di positivi presenti sul nostro territorio.

Il punto di vaccinazione ospedaliero e territoriale del dipartimento di prevenzione ha tenuto la media di oltre 300 vaccini al giorno; donne  e uomini che hanno “abbandonato” le loro famiglie per restare in ufficio o in ospedale al fine di aiutare chi sta male. Costoro continuano indefessamente a lavorare, vaccinare e seguire i positivi al Covid-19.

Da tenere anche in considerazione gli operatori del CUP, i quali sono presenti 12 ore al giorno per programmare, confermare e/o modificare le prenotazioni che via via giungono e senza alcuna sicurezza, visto che vengono lasciati da soli, senza alcun presidio di sicurezza, oggetto, spesso, di rabbia dei cittadini che si sentono raggirati da questi dietrofront della Regione!!

Pertanto, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato CHIEDE alla Regione Puglia di voler soffermarsi a riflettere, prendere informazioni e fare le dovute indagini prima di emettere altre catastrofiche disposizioni e/o ordinanze.

Cerchiamo di arginare i danni  già causati da questo Covid-19.

Coordinatrice territoriale

Avv. Eleonora Pellico

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Redazione

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