Attualità Capitanata

L’ex Macello fu un’importante base aerea durante la seconda guerra mondiale: scoperta una scritta ormai quasi illeggibile

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Sta ormai scomparendo la storica scritta dal muro esterno dell’ex Macello. Era il 2004 quando, durante i lavori di messa in opera di un cartellone pubblicitario 6×3, staccando un enorme manifesto dalla parete, cadde anche l’intonaco e apparve la scritta ‘1ST INSTALLATION GUARDS – ITALIAN AIR FORCE – ALLIED AIR FORCE AREA COMMAND’.

La dicitura, a mo’ d’insegna, indicava la prima posizione di guardia della forza area italiana ed il comando della forza aerea alleata. Ciò sta a testimoniare che l’ex Macello, dopo che tra il 1940 ed il 1943 fu campo di concentramento, divenne poi un importante punto di riferimento per le forze armate americane.

È proprio su un archivio statunitense che si trova conferma di ciò, essendo segnalata la città di Manfredonia come sede scelta dal Genio Aeronautico USA come punto strategico per la costruzione di un grande oleodotto che dal porto sipontino convogliava il carburante necessario alle esigenze operative delle varie basi aeree.

Una curiosità: il comandante di questa base di Manfredonia fu un famoso generale americano, James Doolittle, artefice del bombardamento di Tokyo del 1942 ed interpretato dall’attore Alec Baldwin nel film Pearl Harbour.

La scritta oggi è visibile in parte, proprio accanto alla sede della PASER. L’usura del tempo pian piano la sta cancellando, così come sta deteriorando sempre di più le mura scolpite dalla storia di questo luogo così importante per la città eppure niente affatto valorizzato.

Colgo l’occasione per ringraziare la PASER di Manfredonia ed il suo presidente Matteo Perillo che, avendo in un’ala dell’edificio il proprio quartier generale, si adopera per evitare il totale decadimento della struttura. L’auspicio è che l’intero ex Macello, che trasuda di storia, possa al più presto essere recuperato e trasformato in un museo della memoria, perché senza passato non c’è presente e senza presente non si può costruire il futuro.

di Maria Teresa Valente

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