“Le cozze giganti dette pinne nobilis”
Manfredonia – ERO bambino, esattamente il 1968, quando all’ormeggio del porto di Ponente vedevo arrivare le barche più piccole che tornavano dalla pesca.
Mi fermavo a guardarle e restavo ogni volta stupito nel vedere delle cozze giganti, da noi chiamate i cozz gigant, in italiano pinne nobilis.
Avevano una lunga forma di colore arancione chiaro. Il guscio era quasi simile al rivestimento perlaceo di un’ostrica. Il babbo le chiamava anche nacchere , anche se nel linguaggio del pescatore erano solitamente indicate come Pinn gross. Le pinne erano una specie di mollusco dal colore avorio. Qualcosa di sbalorditivo assistere a questa grazia che “dava il mare”.Il babbo le pescava con le reti. Le più grandi arrivavano a misurare 60 e anche 80 centimetri.
Mentre oggi la specie delle pinne nobilis sembra quasi scomparsa dai nostri fondali, con questo testo ho voluto parlare della tradizione di un mare – il nostro – metaforicamente senza misure.
di Claudio Castriotta