Musica

La storia di Rino Gaetano, con la pubblicazione del primo album “Ingresso Libero” 28 Luglio ’74

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La storia di Rino Gaetano, con la pubblicazione del primo album “Ingresso Libero” 28 Luglio ’74

L’ARGOMENTO riguarda il primo disco di Rino Gaetano “Ingresso Libero”. E’ stato il primo Album, dove sulla copertina se notate configura una vecchia stazione. Rino venne a Manfredonia per alcuni giorni a fare visita al suo paesano amico Agapito Malteni, che non era il vero nome – era un ferroviere ed abitava al piano di sopra di quella tranquilla ferrovia,poi in seguito andòad abitare in zona Stazionr Campagna. Agapito faceva il macchinista, io a volte lo intravedevo ed ero sempre incuriosito per il suo modo di fare e per la sua parlata,isomma mi interessavo alla vita dei binari ero un ragazzo allora.

Abitavo al Villaggio dei Pescatori,papà faceva per appunto il marinaio,per questo motivo mi trovavo a frequentare quel luogo della stazione di seconda importanza per noi manfredoniani. Agapito con il suo modo di fare spesso camminava stanco. Ricordo la doppia apertura della sala d’aspetto dove la gente ci viveva lì a chiacchierare, specialmente i vecchietti, ma anche persone che rimanevano in codesto luogo a passare il tempo nell’inverno freddo e noiso di umido fatto di folate gelide e di sere disperse nel buio ammutolito,poi c’era la biglietteria ,c’erano gli uffici.

In uno di quei pomeriggio incontrai Gaetano giù in stazione,io iniziavo a scrivere già poesie e testi per canzoni,canticchiando motivetti con la mia voce ancora incerta. Dopo qualche anno il più bel regalo che ricevetti in vita mia da parte di mia madre e mio padre,una chitarra tutta per me una clarissa classica. Iniziai presto a darmi da fare per imparare a suonare dapprima con un mio amico di nome Luigi,poi con qualche professore di musica,ma infine decisi di avventurarmi da solo come a comporre canzoni,non ero fatto per la musica classica ma ero nato per essere un estroso bravo autodidatta,fuori dagli schemi convenuti della teoria,ero nato per cantare con la testa di fare tutto a modo mio.


Fino a che un giorno misi su un trio formato da chitarristi,partecipando a un premio musicale nel paese di Domenico Modugno,Polignano a mare. Mi ricordo quella notte finito la mia esibizione vinsi il concorso con una mia canzone,sia il testo che la musica,intitolata “Crepuscolo di un attimo”.Poi venne la grazia dei tanti sacrifici,nel 1984 venni preso al cantagiro,il mio più importante ricordo,dovevo far parte di una squadra di cantanti e cantautori,tra i quali spiccavano i nomi del grande Andrea Bocelli e Lucio Quarantotto. Ma un problema di salute non mi fece partire per la prima tappa da Lido di jesolo,ci rimasi così male da abbandonare la musica. Dopo qualche anno ripresi,e venni a sapere che Lucio scrisse il testo della canzone “Con te Partirò” ad Andrea Bocelli. Ho ricordato questa storia non per parlare di me ma per ricordare un grande cantautore e poeta Lucio Quarantotto,schivo come me ad esibirsi in pubblico. Lucio era mestrino è scomparso alcuni anni fa  il 31di luglio scorso in circostanze poco piacevoli. Io, a lui, che era restio ad apparire sul palco, dove non si sentiva a suo agio e quasi imbarazzato, un mese fa gli ho dedicato una canzone scritta nel giro di un’ora intitolata “ Cosi Crudele”. 
Copertina Lp Rino Gaetano “Ingresso Libero” (1974), contenente la canzone “Agapito Malteni” (st-vinileshop)
A cura di Claudio Castriotta

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