ManfredoniaStoria

Il miracoloso crocifisso di Via San Lorenzo

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Il miracoloso crocifisso di Via San Lorenzo

Ne avevo già scritto tempo fa, ma ci sono storie e luoghi di Manfredonia che meritano di essere ricordati. A volte, basta diventare osservatori più attenti della propria città per scoprire un frammento di storia che ci parla, silenziosamente, dal passato.

In via San Lorenzo, al civico 32, c’è un crocifisso che custodisce il ricordo di un miracolo avvenuto nel 1779. Era un anno di terribile siccità: da mesi non cadeva una goccia di pioggia e la popolazione di Manfredonia era allo stremo. I campi erano aridi, i raccolti compromessi e la fame cominciava a farsi sentire.

Disperati, i sipontini si rivolsero alla fede. Per tre lunghi mesi i canonici della cattedrale celebrarono novene e preghiere, ma il cielo restava implacabilmente sereno. Così si decise di portare in processione il Cristo crocifisso della Chiesa di San Francesco, da sempre ritenuto miracoloso: una statua che, secondo la tradizione, aveva già mostrato la sua potenza durante il sacco ottomano del 1620.

La processione attraversò il centro cittadino, tra canti e suppliche. Quando il corteo giunse dinanzi al palazzo Delli Guanti, appartenente al nobile Orazio Delli Guanti, il cielo si fece improvvisamente nero e cominciò a piovere a dirotto. La statua venne portata al riparo all’interno del palazzo, e il popolo gridò al miracolo.

Alla fine del temporale, i canonici tentarono di riportare il crocifisso fuori, ma non ci riuscirono: sembrava come ancorato al pavimento. Fu allora deciso di staccare il corpo del Cristo dalla croce, riportandolo nella Chiesa di San Francesco, dove si trova tuttora. La croce, invece, rimase nel palazzo Delli Guanti, e da quel momento divenne simbolo di devozione e speranza.

Ancora oggi, se si alza lo sguardo verso il loggiato di via San Lorenzo, si può scorgere quel crocifisso con l’iscrizione latina che ricorda l’evento miracoloso: “A causa della carenza di acqua fonte di sostentamento, il crocifisso arrivò qui in processione dalla chiesa di San Francesco. Anno Domini 1779.”

Un piccolo angolo di Manfredonia che parla di fede, di storia e di gratitudine. Un invito a camminare, ogni tanto, osservando ciò che abbiamo sopra di noi: perché spesso la memoria della città non si trova solo nelle piazze o nei monumenti più noti, ma nei dettagli che si rivelano solo a chi ha la curiosità di guardare in alto.

Maria Teresa Valente

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