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Il Lago Pescara, i tesori della Capitanata

A nord-est di Monte Cornacchia, alle pendici del Toppo Pescara, a quota 900 metri sul livello del mare vi è un piccolo bacino lacustre naturale chiamato Lago Pescara. Il laghetto si estende per circa tre ettari con una profondità che, al centro del lago, raggiunge anche i quattro metri. Privo d’emissari naturali, le sue acque sono alimentate da sorgenti sottolacustri e da ruscelli formatisi dopo le precipitazioni e dopo lo scioglimento delle nevi. Dall’alto della sua posizione si domina la pianura circostante, dal lento degrado verso il mare, interrotta all’orizzonte dalla collina fortificata di Lucera, al centro del tavoliere, e dal promontorio del Gargano che è anche facile scorgere nelle giornate più limpide. Il termine “Pescara” del laghetto è improprio e deriva, forse, da un errore di trascrizione sulle carte toponomastiche, in quanto la gente del posto gli assegnava il nome di “Peschiera”, attribuendo al laghetto una certa immagine di bontà per la pesca. Il clima della zona presenta un’estate mite ed un inverno piuttosto rigido con abbondanti nevicate.

Nel lago si ha una presenza dominante d’Alghe verdi Clorificee e Crisoficee. Tra gli organismi che vivono a contatto con la superficie dell’acqua sono presenti, nel periodo primavera-estate, Gerridi, Coleotteri ed in primavera, lungo le rive del lago sono notati Rane esculente, Salamandre e Bisce d’acqua. Lo specchio d’acqua mostra una ricca vegetazione igrofila. Dalla primavera si ha un rigoglioso affioramento di vegetazione, che arriva a coprire quasi i 2/3 della superficie del lago, nel periodo estivo. In prossimità della riva si trovano abbondanti macrofite, come Giunchi che affondano nel substrato del lago, mentre la superficie dell’acqua appare quasi uniformemente coperta dalle galleggianti foglie delle cosiddette Lingue d’acqua, qua e là accompagnato da bianchi fiori del Ranuncolo acquatico. Il Lago Pescara costituisce anche un ecosistema ottimale per la vita e la riproduzione anche di varie specie ittiche (Carpe, Barbi e Alborelle). Nell’insieme il lago rappresenta un biotipo unico e raro d’immenso valore.

Fonte: http://www.comune.biccari.fg.it/

ngentilito dalle foglie galleggianti e dai candidi fiori del ranuncolo acquatico, il Lago Pescara ospita carpe, barbi e alborelle a 902 metri sul livello del mare.

In uno splendido e verde paesaggio ricco di rigogliosa vegetazione, è incastonato il Lago Pescara, meta di gitanti ed appassionati di pesca.

Da qui, a 902 metri sul livello del mare, si domina la pianura circostante che digrada dolcemente verso il mare dove è facile avvistare, nelle giornate limpide, il Golfo di Manfredonia e le Isole Tremiti.
 
Esteso per circa 40.000 metri quadrati, il Lago Pescara ha una profondità massima di 6 metri. Privo di emissari naturali, le sue acque sono alimentate da sorgenti e da ruscelli formatisi dopo le precipitazioni e dopo lo scioglimento delle nevi.
 
Lo specchio d’acqua sfoggia una ricca vegetazione e, nel periodo estivo, la sua superficie si ricopre con le foglie galleggianti del “potamogeton natens”, accompagnate qua e là dai bianchi fiori del ranuncolo acquatico.
 
Il lago costituisce anche un ottimo ecosistema per la vita e la riproduzione di specie ittiche come le carpe, i barbi e le alborelle

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Redazione

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