Storia

I famosi “sottani” che visitava Lili (1938)

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Le stanze erano piccole, la maggior parte delle abitazioni erano ai pianterreni, coloro che l’abitavano, vestivano alla maniera più dell’arrangiarsi.Ricordo un particolare che non ho mai più dimenticato, vedevo molti adulti e bambini con i buchi sotto le suola delle scarpe, mentre i genitori gliele toglievano parlo per i piccini,poi prendevano un cartone facevano le forme del piede ovviamente con un ritaglio di forbici ben preciso, le infilavano nelle scarpe e i bimbi le calzavano come nuove, per così se si può dire, ma era davvero poco speranzoso il loro uso perché appena veniva giù una pioggia eri bello e fottuto,le calze dei tanti giorni si inzuppavano, mentre il cartone si sbriciolava sotto le suole,e li strascicavano a pezzi di poltiglie.

Certo che era dura l’epoca passata,spesso mi sono quasi intrufolato,per non impicciarmi mai dei fatti miei,vi assicuro che in parecchi “sottani” come si usava dire a Manfredonia e come ancora di uso in dialetto puro e nostrano s’intende, anche per chi è poco avvezzo nel masticarlo, ed osservavo certi spettacoli per modo di dire, scusate se uso questo vocabolo,spiavo all’ora del pranzo in quei ‘sottani’quando la famiglie si riunivano a pranzo ma che pranzo,un numero di persone intorno seduti con delle forchette in mano, mentre al centro del tavolo c’era un piatto gigante,di metallo smaltato tutto di color bianco e ai bordi un lungo cerchio di un blu sbiadito, quasi ‘scambia colore’ come dicevano gli anziani, pieno di pasta con poco condimento.

E vai all’attacco si faceva a chi era più veloce, forchettata con più pasta, ahimè chi era lento era fregato,poche forchettate molta fame da soffrire,a parte che anche chi alla forchettata era più lesto ,rimaneva lo stesso il senso del vuoto allo stomaco. Vi immaginate che scena doveva essere,tante forchette a incrociarsi tra mani e pasta. Ora il mondo che potrebbe cantar vittoria almeno tra virgolette su una quantità maggiore di alimenti,invece no,si allarma lo sciacallaggio della vendetta del produttore su ogni sorta di cibo, come se loro non appartenessero a questo mondo.Ma già purtroppo è così loro non appartengono al mondo ,sono solo dei sudici vampiri sanguinari, poco frega della salute degli altri. Ma preferisco parlare dei famosi ‘sutten’ che visitava Lili, quando c’era più fame, quando la pura qualità di difendersi per prendere un boccone dava la grande speranza sulla terra degli uomini.

Articolo – Di Claudio Castriotta

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