Da lunedì 19 via libera agli over 60 senza prenotazione presso la Sacra Famiglia

Sarà possibile da lunedì 19 aprile anche per gli over 60 senza prenotazione presentarsi agli hub vaccinali presso la chiesa Sacra Famiglia di Manfredonia e procedere con la somministrazione dell’anti-Covid. Arrivate, infatti, nuove scorte di AstraZeneca che permetteranno di procedere con celerità alle vaccinazioni in parallelo a chi si è prenotato.
Negli ultimi tempi sembra anche che siano diminuite le perplessità sull’opportunità o meno di vaccinarsi con AstraZeneca. Dal canto loro, gli esperti invitano a non avere paura. “L’EMA ha confermato che il rapporto rischio-beneficio complessivo rimane positivo”, spiega il dottor Pasquale Conoscitore, medico pediatra di Manfredonia e segretario provinciale Federazione Italiana Medici Pediatri. Conoscitore è stato uno dei primi medici a vaccinarsi in Italia, nella simbolica data del 27 dicembre 2020 che sembrava finalmente far intravedere una luce in fondo al tunnel.
In casi rarissimi, però, in Italia e in Europa sono stati osservati fenomeni di trombosi che hanno destato sconcerto e scalpore. Cosa accade? “In sintesi per un fenomeno chiamato VIPIT, Vaccine Induced Prothrombotic immune Trombocitopenia, il vaccino, con un meccanismo non chiarissimo, indurrebbe una risposta anticorpale con attivazione piastrine, formazione di trombi e trombocitopenia. Questo potrebbe accadere dal 4° al 16° giorno dopo la vaccinazione”. Finora si sono verificati 84 casi su 25milioni di vaccinati, un numero assolutamente esiguo.
Come comportarsi in caso di dubbi? “Tutti coloro che riferiscono in questo arco temporale respiro affannoso, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale (di pancia) persistente, sintomi neurologici, come mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccoli lividi sulla pelle oltre il sito di iniezione, dovrebbero recarsi dal medico ed effettuare alcuni esami – risponde Conoscitore – La terapia salvavita si avvale dell’ uso di nuovi anticoagulanti orali”.
Il riconoscimento tempestivo dei segni indicativi di presenza di trombi e di bassi livelli di piastrine e il trattamento precoce da parte degli operatori sanitari possono aiutare il recupero delle persone colpite da tale condizione ed evitare complicazioni. Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata entro 2 settimane dalla vaccinazione in donne di età inferiore a 60 anni.
“Vaxzevria, ex AstraZeeneca, è uno dei quattro vaccini autorizzati nell’UE per la protezione contro COVID-19. Gli studi dimostrano che è efficace nel prevenire la malattia. Esso riduce anche il rischio di ospedalizzazione ed i decessi dovuti a COVID-19”, aggiunge Conoscitore, il quale evidenzia che “più persone si vaccinano rapidamente e meno varianti del virus si potranno affermare. Dobbiamo credere più fermamente nella scienza e nella sorveglianza sanitaria che, proprio la vicenda AstraZeneca, ha dimostrato di funzionare egregiamente”.
di Maria Teresa Valente