Cirielli: “Togliere la patria potestà alle madri condannate”

Una nuova dichiarazione di un esponente della maggioranza sta dividendo il mondo politico italiano. L’idea arriva da Edmondo Cirielli, viceministro degli esteri in quota Fratelli d’Italia. Secondo il politico, bisognerebbe togliere la patria podestà alle madri condannate in via definitiva. Dopo il no di Lega e Fratelli d’Italia alla legge proposta dal Pd per non scegliere il carcere come pena detentiva per le donne con a carico un figlio, il componente del partito di Giorgia Meloni ha proposto questa alternativa. “Ho sempre pensato che fosse ingiusto tenere i bambini in carcere, ma considero ancora più ingiusto lasciare la patria potestà a madri degeneri che commettono reati così gravi da essere condotte in carcere”.

“Noi avevamo previsto la custodia attenuata con case-famiglia di fronte o all’interno del carcere, per consentire alla madre di uscire da un momento di ristrettezza. Questo era previsto nell’ipotesi di custodia cautelare”, ha continuato Cirielli parlando di una sua proposta di legge per rinviare l’esecuzione della pena con donne incinta o con figli minori di tre anni. 

L’idea di togliere la patria potestà alle madri detenute, dopo le polemiche degli ultimi giorni, ha indignato molto l’opposizione. Matteo Renzi di Italia Viva ha scritto: “Togliere la patria potestà alle madri condannate significa capire poco di diritto ma significa non capire nulla di umanità. I membri del governo Meloni devono smetterla con queste uscite da bar e pensare a governare, se ci riescono”. 

Di comune accordo è anche la posizione del Partito Democratico e di Alessandro Zan. “Fratelli d’Italia continua ad accanirsi contro i bambini. Oggi Cirielli vuole togliere la patria potestà alle madri detenute. Quindi una donna che sbaglia, oltre la pena, deve perdere i figli, rendendo di fatto un bambino orfano della madre. Siamo alla follia”.