Circoli e associazioni rischiano il blocco delle attività? Marasco: “Indignati”
Il Presidente Giuseppe Marasco chiede al governo che in questa fase due riaprire i circoli e le associazioni. Ripartire in sicurezza ma in tempi rapidi è indispensabile per evitare un disastro economico e culturali.
In sostanza, il nuovo Dpcm porterà tutto indietro di 7/8 mesi, quando le attività erano state inevitabilmente sospese, e che probabilmente non potranno ripartire. Le regole emanate saranno molto stringenti, pochi ospiti, tutti su invito, distanziamento e limitazioni varie durante le attività svolte all’interno. Sarà sempre più difficile proseguire perché, anche in una situazione di emergenza, il trattamento e l’obbligo di sottostare alle regole emanate non sarà uguale per tutti.
La difficoltà di cui sto parlando non è di natura materiale, ma umana e morale: i centri sociali vengono categorizzati come attività che non dovranno rispettare in maniera rigida le regole e le previsioni del Dpcm, mentre i circoli e le associazioni di area identitaria non godranno di questa sorta di “wild card”.
La cosa non crea stupore, ma siamo di fronte alla solita e ripetuta situazione per cui chi vive il mondo fa parte di una categoria inferiore. E come sempre chi resiste si appunterà una nuova medaglia al petto. Visto che nei prossimi giorni uscirà il decreto definitivo, si capirà “ di che morte dovremo morire ”.
Giuseppe Marasco