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Castriotta: “L’estate e il ricordo delle grandi bevute alle fontane, ora morte”

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Castriotta: “L’estate e il ricordo delle grandi bevute alle fontane, ora morte”

Manfredonia – Sriamo per giungere a una nuova estate ,con un caldo, a pensarci ora quando si tornava dal mare tutti a lavarsi la testa e le braccia e bere tanta acqua.

FONTANA che ci hai dissetato, visti crescere bambini di quella città che ha ceduto il passo all’involuzione, basta guardarti oggi – Largo – sei messa male.

Fontana che eri la pace e lo scroscio della giornata, con il tuo rumore rassicurante quasi a scandire le ore del benessere stato di quel luogo storico danti al Convento dei Frati Minori di Santa Maria, rappresentavi  la fioritura in del profumo d’ incenso un colore particolare con quelle tue “chianche” di marmo bucherellate, che luccicavano alla luce del giorno.

Paese che non guardi i tuoi figli a te vicino ridotti in abbandono. Fontana, che hai perso l’acqua che in teoria sei come una persona che ha perso la parola, manchi fontana a questa città che non vuole dare vita all’essere della fonte dell’esistenza.Città, una città che ripugna le fontane, che fa diventare asettica l’ambiente. Noi siamo nati per l’acqua, come tu” fontana morta sei nata per stare in vista alla tua terra natia… fare scrosciare l’acqua per dare decoro alla città – in quella via oramai secca e scheletrica in abbandono.

di Claudio Castriotta 

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