Storia

Castriotta: “Continuo a pensare che per correggere la mia città occorrerebbe un esercito di maestri”

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Manfredonia – CHE BRUTTE FIGURE… POI – L’ARROGANZA E LA Maleducazione È TANTA – MINACCIOSA Tra PERSONE CON ATTI DEPLOREVOLI. Malavitosi che passano inosservati – sotto gli occhi di tutti – una città che lascia le opere sempre abbandonate a metà e poi dimenticate . Invece io POTREI dire: – COME è bella la città,  sotto i pali di lampioni dentro i prati e le aiuole, di gente che parla e si nasconde, di gente che pensa solo a distruggere, di gente che la sputtana tutto il giorno, perché nient’altro è capace a fare , perché rompe soltanto le scatole.

Come è stanca la città che è spenta, la città di persone che la diffamano, di persone che la negano, che non la sanno nemmeno amare, che la odiano senza pietà, per casi di singole storie. Viva, cara la mia città, nella speranza che produce per il tempo di morire, per il modo di sopravvivere, con il respiro di esistere

.Come è buffa la città, come è seria la città, piene di gente che la rovina, che la morde dietro la nuca  a tradimento . Giro con garbo nella mia città, sono orgoglioso della mia città, perché è una storia che non va dimenticata, perche è l’ora di aiutarla… ora che siamo nella mente di un’altra città…inconcludente senza giorni di civiltà…in questa sporco autunno – mai nulla cambia.  

Di Claudio Castriotta 

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