Salute e Benessere

“Aggressione al 118 di Foggia, subito le bodycam”

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SANITÀ PUGLIA: UGL “AGGRESSIONE AL 118 DI FOGGIA, ORA BASTA! SERVE UNA SVOLTA CONCRETA, SUBITO LE BODYCAM”

Roma/Foggia, 19 ottobre 2025 – “Quanto accaduto a Foggia è l’ennesimo episodio di violenza intollerabile nei confronti di operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e sacrificio, sono impegnati nella tutela della vita altrui. L’aggressione subita da sei lavoratori del 118, intervenuti in un contesto estremamente delicato e purtroppo culminato con il decesso di una paziente, rappresenta un fatto gravissimo che non può passare sotto silenzio.”

Lo dichiarano in una nota congiunta Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale di UGL Salute, e Lorenzo Pellecchia, Segretario Provinciale di Foggia.

“L’impegno del personale sanitario non può essere ripagato con minacce, calci, pugni e lancio di pietre, come avvenuto venerdì sera. La rabbia, seppur comprensibile nel dolore, non può mai trasformarsi in violenza. Serve una risposta ferma da parte delle istituzioni: l’aggressione a chi salva vite è un attacco a tutto il sistema sanitario.”

Per questo UGL Salute esprime piena solidarietà ai colleghi aggrediti e sostiene l’iniziativa dell’ASL Foggia nel procedere con una denuncia nei confronti dei responsabili. Ma non basta.

“È ora di agire con strumenti concreti. Come UGL Salute chiediamo ufficialmente alla Regione Puglia di dotare tutto il personale del 118 di bodycam, così come già avviene in altri contesti a rischio. Le videocamere individuali non solo costituiscono un mezzo deterrente contro aggressioni e minacce, ma garantiscono anche trasparenza e tracciabilità degli interventi, tutelando sia i lavoratori che l’utenza.”

“Da tempo chiediamo che la sicurezza degli operatori sanitari venga trattata come una priorità politica, non più come una semplice emergenza episodica. Lavorare in emergenza-urgenza non deve significare rischiare ogni giorno l’incolumità fisica.”

UGL Salute ribadisce il proprio impegno a fianco di tutti i lavoratori della sanità, e invita l’Assessorato regionale alla Salute ad aprire con urgenza un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali per affrontare in modo strutturale il tema della sicurezza nei pronto soccorso, nei reparti e nel sistema 118.

“Chi salva vite deve poter lavorare in sicurezza. Basta parole: servono azioni concrete. E servono ora concludono i sindacalisti.”

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