A te maestra

Ogni fine anno scolastico è tempo di bilanci e anche di ricordi. Oggi penso alla mia maestra delle elementari, Anna La Torre Placentino. In realtà il mio pensiero la sfiora spesso, anche se da quasi 20 anni è andata via. Ricordo tutto di lei: la sua chioma bianca, il sorriso dolce e quei denti che brillavano, le sue maniere decise per richiamarci all’ordine e i suoi occhi azzurri apparentemente freddi, ma immensamente buoni. In lei vedevo una seconda mamma e di sicuro per lei noi eravamo come figli: centinaia di figli acquisiti in circa quarant’anni d’insegnamento.

La ricordo ancora con infinito amore, perché dentro di me sento che la mia voglia d’imparare e crescere è cominciata da lì, tra quei banchi delle elementari, alla scuola De Sanctis. A quei tempi la maestra era una sola per ogni classe e non era sicuramente semplice passare dai conticini alla geografia all’educazione fisica mantenendo sempre, con entusiasmo e tenacia, alta l’attenzione di noi discoli. E, non paga, ci aspettava il pomeriggio a casa sua per seguirci nei compiti ed aiutarci affinché nessuno rimanesse indietro.

Nei giorni scorsi anche la mia bambina ha terminato il percorso delle elementari. Un viaggio che quest’anno si è purtroppo interrotto improvvisamente nelle aule per poi riprendere da casa in maniera strana e surreale.

Come oggi accade a me, sento che tra un po’ di anni anche lei ripensando ai tempi delle elementari accarezzerà con affetto ed infinita tenerezza il ricordo delle sue maestre, le seconde mamme a cui affidiamo i nostri bambini per aiutarli a spiccare il volo nel cielo della vita.

A loro, le maestre di 5^B dell’ Istituto Comprensivo “Ungaretti-Madre Teresa di Calcutta”, è dedicato il video cantato (a distanza) dagli alunni che per sempre le porteranno nel cuore.

Alle maestre di ogni istituto scolastico della città, il grazie più sincero per quanto fanno sempre, ma soprattutto per quanto hanno fatto quest’anno in particolare.

di Maria Teresa Valente