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A due passi da Manfredonia uno spettacolo raro: gli ‘alberi’ di fichi d’india

Cosa c’è di più bello che osservare qualcosa di raro e particolare? Semplice: osservare contemporaneamente due cose rare e particolari. Presso gli ipogei Capparelli a Siponto, dove la storia ci ha consegnato la più grande Necropoli paleocristiana della Daunia, la natura ci ha donato qualcosa che non è semplice da trovare: la presenza di alberi di fichi d’india.

Sì, avete letto bene: non piante, ma alberi. E così, il gustoso e nutriente frutto giunto in Italia dall’America grazie a Cristoforo Colombo, e che a Manfredonia ha trovato il suo habitat ideale, è riuscito ad adattarsi così bene da compiere un’evoluzione naturale, ma stupefacente.

Il tronco di questi alberi di fichi d’india, seppur apparentemente identico a quello di un qualsiasi altro albero, in realtà è costituito dalle palette più vecchie, diventate con il passare del tempo legnose. Lo si può notare risalendo con lo sguardo lungo il tronco ed osservando, in prossimità delle palette verdi, altre già legnose, ma che mantengono ancora la loro forma.

Presso gli ipogei Capparelli probabilmente questi ‘alberi’ hanno impiegato decine di anni per giungere a svettare con fierezza accanto al complesso cimiteriale, e sembra quasi che la natura abbia voluto contribuire ad impreziosire il sito storico con propri doni.

E così, poco fuori Manfredonia, possiamo fare un balzo indietro nel tempo e anche soffermarci a guardare uno spettacolo che nella sua semplicità appare raro e affascinante.

di Maria Teresa Valente

Albero di fichi d’india presso gli ipogei Capparelli
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Maria Teresa Valente

Giornalista pubblicista dal 2000 ed impiegata, esercita anche l’attività di mamma full time di due splendidi e vivacissimi bambini: Vanessa e Domenico. È nata e cresciuta a Manfredonia (FG), sulle rive dell’omonimo Golfo, nelle cui acque intinge quotidianamente la sua penna ed i suoi pensieri. Collabora con diverse testate ed ha diretto vari giornali di Capitanata, tra cui, per 10 anni, Manfredonia.net, il primo quotidiano on line del nord della Puglia. Laureata in Lettere Moderne con una tesi sull’immigrazione, ha conseguito un master in Comunicazione Politica ed è appassionata di storia. Per nove anni è stata responsabile dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Manfredonia. Ancora indecisa se un giorno vorrebbe rinascere nei panni di Oriana Fallaci o in quelli di Monica Bellucci, nel frattempo indossa con piacere i suoi comodissimi jeans, sorseggiando caffè nero bollente davanti alla tastiera, mentre scrive accompagnata dalla favolosa musica degli anni ‘70 e ‘80.

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