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Un manfredoniano al Cantagiro: è Domenico La Marca

Ci sarà il manfredoniano Domenico la Marca, classe 1972 che da circa trent’anni lavora nel sociale occupandosi di stranieri, minori, detenuti e tossicodipendenti, alla fase nazionale de Il #Cantagiro 2019 che si svolgerà a Fiuggi (FR) questa sera, martedì 1 ottobre. Alla nota manifestazione musicale, che negli anni ha visto esibirsi talenti della musica italiana tra cui Celentano, Morandi, Battisti, Rino Gaetano, Paoli e Lucio Dalla, Domenico, approda con “Di cartoni e lamiera”, un brano toccante sul caporalato.

Arrangiato dal lucerino Silvano Finizio, la canzone ricorda in particolare i 12 braccianti morti il 6 agosto dello scorso anno. “È un brano forte – spiega La Marca – Ho voluto mettere in evidenza una piaga del nostro territorio che è sempre esistita: prima ad essere sfruttati erano gli italiani, poi i polacchi, oggi gli africani. Alla base ci sono sempre persone che vengono ridotte in schiavitù e questo è inaccettabile”.

E ancora: “Nel testo racconto l’incidente in cui quei braccianti hanno visto i loro sogni affondare sotto l’asfalto, mentre i loro corpi sono rimasti sull’asfalto”. Una canzone-denuncia, ispirata dal lavoro di Domenico che lo porta a stare quotidianamente in contatto con i migranti. “La musica ha da sempre accompagnato la mia vita. Ho cominciato a scuola, dove componevo canzoni anche per prendere un po’ in giro i professori, poi gli inni ai campi scuola ed ultimamente per me la musica ha avuto anche una funzione terapeutica”, confessa Domenico, che negli ultimi anni ha deciso di trasporre in musica la fragilità umana che ha conosciuto con il suo impegno nel sociale, ma anche la forza che è insita in ognuno quando grazie alla solidarietà di chi gli sta intorno ritrova la propria dignità.

Dopo la raccolta di dieci brani con “E sarà domani”, arrangiati dal gruppo Terramia di Pietramontecorvino in occasione dell’anniversario dei 40 anni dell’Associazione Emmaus, dopo i concerti in occasione di vari eventi culturali con Bruno e Aldo Gorgoglione, dopo la vittoria a giugno presso il Teatro Giordano della XVII edizione del Cantassori, il festival della canzone per l’inclusione, Domenico la Marca approda ora ad uno dei concorsi musicali più noti d’Italia.

“Sono contento – ammette – A 40 anni possiamo vivere certe esperienze con i piedi un po’ più per terra, ma sono felicissimo anche perché la mia esperienza dimostra che noi adulti possiamo ancora sognare e con la nostra testimonianza aiutare a far sognare anche i ragazzi”. E i sogni sono importanti per vivere, perché, “come dice qualcuno, la realtà non è che l’ombra dei nostri sogni”.

A chi dedica questo importante traguardo? “A Zac”, risponde senza esitare e con un evidente nodo in gola dovuto alla commozione, ricordando Zacaria del Malì, un ragazzo entrato a far parte della grande famiglia dei migranti e con cui Domenico aveva stretto amicizia, ma che purtroppo è morto andando al lavoro in un incidente stradale qualche giorno fa.

Maria Teresa Valente

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Redazione

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