Il turismo in Puglia cambia volto: più stranieri che italiani, la crisi del ceto medio riscrive le vacanze

Svolta turistica in Puglia: la crisi del ceto medio riduce le vacanze degli italiani durante l’alta stagione, mentre cresce la presenza di viaggiatori internazionali.
La Puglia, meta turistica molto apprezzata, grazie alla sua combinazione mare, storia, cultura e tradizioni gastronomiche, cambia volto nell’estate 2025. Al tradizionale “tutto esaurito” di luglio e agosto si affianca un crescente successo dei mesi di maggio, giugno e settembre. Un trend trainato soprattutto dagli stranieri, mentre la classe media italiana riduce le spese a causa del calo del potere d’acquisto. Gli stipendi non bastano più a garantire alla classe media italiana un tenore di vita che permetta di trascorrere le vacanze con gli standard di qualche anno fa. Nelle città più attrattive per cultura e paesaggio, come Lecce, il mercato si è ormai orientato da tempo verso i turisti stranieri: oggi, negli hotel, l’80-85% delle camere è occupato da viaggiatori internazionali. Secondo Federalberghi Puglia, le strutture di fascia media, in particolare i tre stelle, mostrano segnali di difficoltà e il “pieno” estivo resta spesso solo sulla carta. I dati 2024 registrano comunque un +10,6% di arrivi complessivi, con un boom in primavera. Confindustria Puglia parla di “assestamento fisiologico”: a luglio la crescita nelle strutture associate è stimata al +2,5%, ad agosto al +2,7%.