“Rifondazione Comunista: Barbano si dimette, ma intanto tratta con chi ha perso le elezioni”

“Rifondazione Comunista: Barbano si dimette, ma intanto tratta con chi ha perso le elezioni”
Un anno dopo, il sindaco tradisce il mandato elettorale.
Il 27 maggio il sindaco Filippo Barbano ha rassegnato le dimissioni. Da quella data il conto alla rovescia è cominciato: venti giorni per confermare o ritirare quella scelta. E mentre la città attende una risposta, si aprono inquietanti retroscena politici, che si aggiungono all’incombente voto sul Bilancio Consuntivo.
Nel giro di consultazioni a cui siamo stati invitati, come forza politica che ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria elettorale del 2024, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a rilanciare l’azione amministrativa, ricompattando la maggioranza eletta e riprendendo quel programma elettorale che in gran parte porta la nostra firma. Ci ha sorpreso – ma non troppo – apprendere invece che, per il sindaco, quella strada è ormai impercorribile.
E così, se da un lato Barbano certifica il suo personale fallimento del progetto politico che ci ha visti vincere, dall’altro promuove l’assurda ipotesi, a distanza di un solo anno di governo, di un «patto amministrativo-programmatico» volto solo prolungare l’agonia di questa esperienza. Un patto che – è palese – ha un solo significato, un’ultima possibile strada: l’ingresso in maggioranza del centro-destra. Ma questo compromesso, costruito nel rumoroso silenzio delle stanze e mascherato dal solito mantra del «per il bene della città», è una chimera politica contro-natura, e lo sarà ancora di più quando andrà spiegato ai cittadini di San Giovanni Rotondo.
Noi RESPINGIAMO con forza questa idea. Ci intristisce constatare che Barbano preferisca questa scorciatoia opaca a un rilancio trasparente e coerente con il mandato ricevuto dagli elettori. È evidente, infatti, che, da parte sua, non vi sia nemmeno la volontà concreta di ripartire con le forze che hanno composto la maggioranza originaria. Il sindaco, insomma, ha scelto di voltare le spalle a quel patto fondativo, tradendo di fatti il progetto e mettendo la parola FINE a «la sVolta Giusta».
Ma il tempo, ormai stringe. Entro il 14 giugno il Consiglio Comunale sarà chiamato ad affrontare una scadenza cruciale: l’approvazione del Bilancio Consuntivo. Sarà quello, forse, il momento della verità. La democrazia è fatta di numeri, e sono necessari i numeri per governare. Perché la città non può restare sospesa tra dimissioni provvisorie e accordi sotterranei. Il tempo delle manovre si sta esaurendo.
Per noi la coerenza non è negoziabile. Non siamo disponibili a svendere un mandato politico per conservare una poltrona. «Per il bene della città» è l’ora che Barbano si assuma le proprie responsabilità.
Circolo “L. Pinto” del Partito Della Rifondazione Comunista