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Rete di porti per rilanciare il turismo

A chiedere una politica comune per il Mezzogiorno sono state le regioni del sud con in prima fila i governatori di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. La risposta del Governo è stata la predisposizione del Masterplan per il Mezzogiorno.

In questo ambito, e con la possibilità di concorrere alla crescita economica e occupazionale del Sud Italia si inserisce il progetto Signa Maris, un sistema integrato turistico “mare-terra” che grazie alla creazione di una rete portuale turistica distribuita nella quattro regioni del Sud con 536 Comuni interessati nei 38 porti della rete e oltre 17 mila posti barca distribuiti nelle quattro aree del Mezzogiorno con l’obiettivo di sviluppare un “coast to coast” e aumentare i flussi turistici internazionali.

Un obiettivo accarezzato da tempo dagli operatori del turismo marittimo ma che non è riuscito mai a trovare la sponda istituzionale.

Il progetto Signa Maris è stato presentato al World Travel Market of London. “Il rinnovato interesse verso il turismo nautico e l’industria nautica ha visto la risposta del governo che trova riscontro anche dai segnali positivi riscontrati nell’ultimo Salone Internazionale di Genova. Per un Italia immersa per due terzi nel mare l’industria nautica non può rappresentare il fanalino di coda dell’offerta turistica internazionale cedendo ad altri Paesi. Del Mediterraneo la capacità di attrarre diportisti stranieri”, ha dichiarato Roberto Rocca, dirigente generale del Ministero dei Beni Culturali e referente dell’iniziativa. Il progetto Signa Maris, finanziato con i fondi europei, trova punti di contatto e complementarità di visione con il Piano Strategico Nazionale della Portualità e Logistica approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.

“Con il nostro progetto – ha aggiunto Rocca – intendiamo sviluppare un nuovo sistema integrato capace di valorizzare, insieme alle opportunità di navigazione offerta dai nostri mari, la rete dei porti e la fruibilità dell’eccezionale patrimonio culturale e naturalistico del nostro Paese. Un segmento turistico, quello nautico, tra l’altro con una forte componente di destagionalizzazione”.

Tra i punti di forza di Signa Maris spicca il modello di intermodalità e collegamento tra le aree rivierasche e l’entroterra, disegnando itinerari che rispondono ad una domanda di italian food e di bellezza paesaggistiche e culturali. Ecco le strutture pugliesi che aderiscono alla rete: Maruggio Campo Marino – Torre Moline (Taranto); Brindisi; S. Foca, Tricase, Marina di Leuca e Otranto (Lecce); Cala Ponte Marina (Bari); Bisceglie (Bat); Marina del Gargano e Marina di Rodi Garganico (Foggia).

 

tratto da OndaRadio

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Redazione

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