Storia

Quel 3 giugno 1980…” Il ricordo degli anni di piombo di Claudio Castriotta

SI chiamava Antonio Chionna – era nato Lizzano, Taranto il 25 novembre 1930 – morto a Martina Franca, il 3 giugno 1980 – quando aveva circa cinquant’anni.È stato un appuntato dei carabiniere , ucciso durante una rapina di “autofinanziamento” di Prima Linea.


Chionna – intervenne per sventare una rapina ai danni della filiale di Martina Franca – Taranto – della Banca Commerciale Italiana, il 3 giugno 1980: nello scontro a fuoco con tre malviventi, venne ucciso. Gli fu riconosciuta l’ Onorificenza Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
«Occasionalmente presente, in uniforme, in un’agenzia di Istituto di Credito affrontava tre malviventi armati che avevano fatto irruzione nel locale a scopo di rapina. Nonostante la drammaticità del momento, con cosciente sprezzo del pericolo ingaggiava – con gli stessi una violenta colluttazione nel coraggioso – tentativo di impedire che il crimine venisse portato a compimento. Solo un colpo mortale di arma da fuoco, esploso proditoriamente contro da uno dei banditi.La denominazione “degli anni di piombo” individua un periodo storico della Repubblica Italiana -una storia drammatica della piaga al terrorismo. A quel piombo, rovente di violenza e follia politica, anche Martina Franca – ha pagato un pesante tributo. Destinatario innocente: l’appuntato dei Carabinieri era Antonio Chionna, in servizio a Taranto ma residente a Martina Franca, occasionalmente agli sportelli della Banca Commerciale Italiana – di corso Messapia. 

Quando la mattina del 3 giugno 1980 fu ucciso. Gli assassini: componenti di Prima Linea,  con il primato dei lutti e della ferocia alle Brigate Rosse – è importante ricordare come quegli anni oscuri abbiano rafforzato – per sempre – la Democrazia Italiana e condotto alla vittoria dello Stato. 

Di Claudio Castriotta 

Centro Commerciale Gargano
Promo UnipolSai ilSipontino.net
Gelsomino Ceramiche
Promo Manfredi Ricevimenti

Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

Articoli correlati