Professoressa di Manfredonia salva alunno con la manovra di Heimlich

Professoressa di Manfredonia salva alunno con la manovra di Heimlich. Il caso raccontato dal giornale L’Arena
Una professoressa di lettere originaria di Manfredonia, Maria Stella Artuso, ha salvato la vita ad un alunno con la manovra di
E’ accaduto l’altra mattina alle scuole medie Frattini di Legnago e la vicenda è stata raccontata dal giornale L’Arena.
LA PROFESSORESSA DI MANFREDONIA RACCONA LA STORIA A L’ARENA
Tutto è avvenuto negli ultimi minuti dell’intervallo che per la pioggia ed il freddo pungente gli allievi avevano trascorso nelle loro aule anziché all’esterno dell’edificio come avviene invece quando il meteo lo consente.
Protagonista di questa brutta avventura, che se non fosse stato per l’intervento immediato della docente avrebbe potuto avere un epilogo tragico, è stato un allievo di prima.
L’undicenne, mentre stava finendo la merenda insieme ai compagni, ha iniziato all’improvviso a mostrare difficoltà respiratorie, a diventare cianotico e ad emettere i classici sibili di chi non riesce più a respirare bene.
Gli altri ragazzi, spaventatissimi, si sono messi a urlare attirando l’attenzione della professoressa di lettere Maria Stella Artuso, che si trovava a poca distanza e che ha capito all’istante quanto stava accadendo.
Con prontezza di spirito e grande capacità di controllo, l’insegnante ha dapprima praticato all’undicenne la compressione addominale e poi, visto che il corpo estraneo non usciva, è passata alla cosiddetta manovra di Heimlich per la disostruzione delle vie aeree: una tecnica salvavita di primo soccorso che la docente conosce bene grazie ai corsi di formazione seguiti periodicamente dal personale scolastico, ma che finora non aveva mai praticato se non durante simulazioni.
La situazione si è rivelata però complessa perché la professoressa, oltre ad essere costretta a ripetere più volte le manovre sull’undicenne, ha dovuto occuparsi contemporaneamente degli altri allievi.
«Quando ho visto che il pezzetto di merenda era stato espulso solo in parte», racconta la professoressa Artuso, «ho detto ai ragazzi di uscire tutti e di chiamarmi in aula un collaboratore scolastico al quale ho dato l’incarico di allertare il 118. Chiaramente ho continuato il mio intervento. Non c’era un piano B in quel momento. Sapevo che dovevo proseguire e così ho fatto finché non ha sputato a terra il boccone».