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Parla l’amante di Impagnatiello: “Diceva che Giulia era bipolare. Quella notte non l’ho fatto entrare a casa”

Nuovi dettagli si aggiungono al quadro inquietante dell’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza uccisa nella provincia milanese sabato sera dal suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello. La donna, poco prima di ritornare a casa alle ore 19.05, aveva incontrato l’amante del suo fidanzato, una giovane collega italoinglese con Impagnatiello aveva una seconda relazione. 

È stata lei a scoprire la doppia vita dell’uomo e a chiamare Giulia per parlarsi, per avere un chiarimento, per metterla al corrente del doppio gioco del suo fidanzato e futuro padre di suo figlio. Sabato si erano incontrate, avevano parlato e, subito dopo il loro incontro, Giulia era tornata a casa nel tardo pomeriggio. La conversazione fra le due era stata molto cordiale, quasi amichevole, mentre un’ora dopo per messaggi il tono di Giulia cambia. “A mio avviso mi stava scrivendo in maniera diversa da quanto aveva fatto in precedenza. Mi scriveva che lei non era stata sincera con me e di lasciarla in pace e che voleva tornarsene a casa”, ha raccontato a Repubblica.

I messaggi, però, si bloccano alle 21.50 di sabato sera: Giulia non risponde più ai messaggi dell’amante, al cellulare, alla segreteria telefonica. L’amante così chiede ad Alessandro notizie di Giulia. Lui si contraddice: prima afferma che sta dormendo, poi che è andata via di casa. 

Sabato sera, dopo che l’uomo aveva scritto al posto di Giulia i messaggi all’altra donna e a sua madre, Impagnatiello è andato a Milano sotto casa della donna. Lei, per paura, non l’ha fatto entrare. Si sono parlati solamente dal ballatoio. “All’ennesima dimostrazione della sua falsità, gli dicevo di non credere a quello che mi stava dicendo”. La donna, poi, ha detto agli inquirenti una cosa: “In quelle circostanze ho notato fuoriuscire dallo zaino di lavoro di Alessandro che aveva in spalla dei guanti in lattice azzurro”. E ancora: “Diceva che Giulia era bipolare, che non era a casa sua e mi mostrava il letto vuoto”. La donna, ascoltata nelle scorse ore, è stata decisiva per indirizzare le indagini subito nel verso giusto.

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