Attualità Capitanata

P.O. Manfredonia a rischio chiusura reparto di Ortopedia

Premesso che sarebbe opportuno riformare il S.S.R. ( Servizio Sanitario Regionale ) . l’ultimo piano di riordino ospedaliero prevede per Manfredonia un Ospedale di base, passando da 156 PL a 135 PL.
Questa la situazione attuale :
8 reparto Cardiologia,
20 Chirurgia generale,
24 medicina generale,
16 ortopedia e traumatologia,
15 psichiatria,
20 recupero e riabilitazione funzionale,
4 riabilitazione cardiologica,
4 riabilitazione respiratoria,
10 Gastroenterologia,
14 Lungodegenza.
Così dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 161 del 29 febbraio 2016 “Regolamento Regionale: “Riordino Ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del D.M.70/2015 e della Legge di stabilità 28 dicembre 2015, n.208. Modifiche e integrazione del R.R. n.14/2015”.
31 i posti letto per la Casa di cura privata San Michele di Manfredonia, tutti di geriatria.
Per una città di quasi 60.000 Abitanti con un bacino di utenza che supera i 100.000 e nel periodo estivo raddoppia , potrebbe anche bastare se tutto funzionasse , ma così non è, purtroppo il P.O. soffre ormai da anni di una carenza cronica di personale e di apparecchiature e strumentazioni medicali .
Basti guardare :
La radiologia che ad oggi a apparecchiature ultra ventennali, obsolete il più delle volte sono ferme per manutenzione.
Il Pronto Soccorso con 5 medici + 1 direttore ,( dovrebbero essere almeno in 7+1 direttore ) è evidente che c’è una cronica carenza di personale medico ed infermieristico per questo non è possibile fare il triage. Il Pronto soccorso è il biglietto da visita di un ospedale .
L’ortopedia con 3 medici e tra un pò saranno in 2 visto che il dott. Cassano andrà via ( dovrebbero essere almeno in 6+1 direttore o facente funzioni ) questo comporterà la chiusura del reparto e di conseguenza uno dei migliori ortopedici come il Dott. Agamennone sarà costretto anch’egli per operare ad andare altrove.
La Gastroenterologia con 4+ 1 (allattamento ) + 1 direttore, nonostante sia uno dei reparti più produttivi sembra destinato a chiudere.
La Cardiologia 8 medici ( dovrebbero essere 10+ 1 direttore o facente funzioni) reparto che servirebbe a poco se rimane semplice cardiologia , più efficiente se convertita in una cardiologia riabilitativa.
Chirurgia con 4 + 1 ( part-time) ( dovrebbero essere 6+1 direttore o facente funzioni ) di cui 1 chirurgo a breve sarà chiamato a lavorare in un’altra struttura . Probabilmente il prossimo mese tornerà a lavorare il dott. Roggia direttore della struttura complessa di Lucera , il quale andrà in pensione a fine anno , non si capisce il perché invece non arriva il dott. Rucci anch’egli chirurgo che opera a Lucera ( il quale ha dato la sua totale disponibilità a lavorare tutti i giorni a Manfredonia ) , chirurgo esperto e riporterebbe la chirurgia ad alti livelli per molti anni, vista la giovane età.
Probabilmente per questo Piazzolla non ha accettato.
La psichiatria con 4 medici da sempre ( dovrebbero essere almeno in 7 ) da anni ormai è abbandonata a se stessa , nonostante sia uno dei reparti più produttivi.
Il laboratorio di analisi con 3 medici, presto saranno in 2 visto che 1 andrà in pensione , un servizio indispensabile che il più delle volte è coperto dai 3 medici del centro trasfusione .
Il 118 servizio indispensabile lasciato alla deriva con pochi medici una sola postazione di 118 tra l’altro gli stessi medici vanno a coprire i turni al pronto soccorso. Situazione allucinante e molto pericolosa.
La Lungo degenza , ormai è diventato un enigma in risolvibile necessita di almeno 8 medici , 3 fisioterapisti , 12 infermieri e altre figure ausiliarie.
Perché non ci danno quello che è previsto dal piano? ( lungo degenza e riabilitazione )
Perché non ci mandano i medici necessari per assicurare i servizi?
Perché non ci mandano attrezzature all’avanguardia atte a garantire le prestazioni necessarie?
E’ facile intuire che la situazione è molto preoccupante, con l’estate alle porte la questione è davvero preoccupante.

Il Presidente Emiliano si assuma tutte le responsabilità delle scelte da lui compiute in ordine alla gestione delle politiche sanitarie della provincia di Foggia.
Invito i nostri rappresentanti regionali ad essere sempre vigili e determinati e a non abbassare la guardia, nel sostenere ed affermare che il P.O. di Manfredonia non venga ancora una volta penalizzato a danno dell’intera collettività.

F.to
Damiano D’Ambrosio
Capogruppo Pd Manfredonia
Componente Commissione Speciale Sanità

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Redazione

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