Attualità Capitanata

Il Messaggio per la Pasqua dell’Arcivescovo Castoro

Carissimi, la Resurrezione del Signore, fondamento della fede cristiana, è il tempo del nostro risveglio in Cristo, è la nostra primavera spirituale: prepariamoci, perciò, a una nuova fioritura di fede e di carità con preghiera, ascolto attento della Parola, accoglienza degli ultimi, maggiore disponibilità verso gli altri, testimonianza di vita cristiana, così da rafforzare il nostro impegno di rinnovamento umano e cristiano.

Tutti noi, attraverso la celebrazione del solenne Triduo pasquale, siamo invitati a ritrovare la misura più autentica dell’Amore fraterno che si concretizza nell’incontro amichevole con tutti, nel dono di noi stessi e nel superamento dei nostri egoismi. In questo impegno personale non lasciamoci vincere dalle difficoltà e dalle promesse fatue del mondo, e soprattutto evitiamo di cadere nel grigiore anonimo e massificante che ci circonda, ma seguiamo fiduciosi il Risorto, la “Luce Vera”, Colui che vive per sempre e che illumina ogni uomo, e portiamo nel mondo i frutti della Pasqua, la vita nuova di Cristo in noi.  Perché è solo nel Signore Risorto che le famiglie si rinsaldano nel vincolo della fedeltà e dell’amore e tutte le categorie sociali superano gli sterili antagonismi e le contrapposizioni sociali. E’ solo nel Signore Risorto che si può promuovere il bene comune nel rispetto del Creato e della dignità di ogni uomo e tutte le generazioni si possono incontrare in un dialogo aperto e costruttivo in un mondo rinnovato dalla Luce che promana dalla Pasqua. Durante il nostro recente pellegrinaggio giubilare a Roma, Papa Francesco, nel salutare la nostra Arcidiocesi, gli operatori di Casa Sollievo della Sofferenza e gli aderenti ai Gruppi di Preghiera di s. Pio, ci ha raccomandato massimamente la preghiera, da Lui definita speciale “…rapporto con il Padre: la preghiera è così. È un dono di fede e di amore, un’intercessione di cui c’è bisogno come del pane. In una parola, significa affidare: affidare la Chiesa, affidare le persone, affidare le situazioni al Padre … e come amava dire Padre Pio, essa è «la migliore arma che abbiamo, una chiave che apre il cuore di Dio».  Dunque, impegniamoci a riscoprire questa grande forza che ci sorregge e che vince il mondo!  Ma il Papa ci ha anche ricordato che sul volto del nostro s. Pio, come ebbe a dire s. Giovanni Paolo II, ogni penitente “…scorgeva un’immagine viva del Cristo sofferente e risorto. Sul volto di Padre Pio risplendeva la luce della risurrezione…” e ha perciò raccomandato a tutti noi di far trovare a “… chiunque venga nella vostra bella terra – ed io ho voglia di andarci! – un riflesso della luce del Cielo!” Dunque, accogliamo l’invito di Papa Francesco e sforziamoci da questa Pasqua di essere anche tutti noi un riflesso della Luce del Cielo!  Questo deve essere il nostro impegno: compiere gesti di fraternità, collaborare alla salvaguardia del Creato e al progresso di tutti gli uomini, divenire concreti costruttori di pace in ogni ambiente. Sia, perciò, Gesù Risorto, speranza e conforto per tutti, in particolare per gli ammalati, i disoccupati, i genitori e gli educatori, i migranti e per ogni altra situazione umana di sofferenza e di ingiustizia.  Prego e invoco su tutta la nostra arcidiocesi la benedizione del Risorto. E come Pastore, auguro a tutti di trascorrere nella gioia più autentica questa festa così bella, fondante la nostra fede e la nostra speranza.

+ Michele Castoro, arcivescovo

Centro Commerciale Gargano
Promo Manfredi Ricevimenti
Gelsomino Ceramiche
Promo UnipolSai ilSipontino.net

Redazione

ilSipontino.net dal 2005 prova a raccontare con passione ciò che accade sul Gargano ed in Capitanata. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *