Lo Spaesato: alla scoperta della Sicilia autentica
Nella puntata del 20 ottobre de Lo Spaesato, Teo Mammucari è sbarcato in provincia di Catania: cosa sarà successo?

Lunedì 20 ottobre 2025 è andata in onda su Rai2 la seconda puntata della nuova stagione de Lo Spaesato, divertentissimo show condotto da Teo Mammucari, che questa volta ha scelto come meta la splendida Sicilia orientale. Il viaggio lo ha portato dalla costa al cuore della provincia di Catania, in borghi ricchi di fascino e tradizioni. Momenti di commedia, incontri con la gente del posto, e un po’ di romanticismo: il tutto condito dall’ironia del presentatore. Ecco cosa è successo, come è andata e perché vale la pena rivedere questa puntata.
Alla scoperta della Sicilia: Trecastagni e dintorni
La puntata di ieri de Lo Spaesato si è svolta in un’ambientazione davvero suggestiva: la meta finale è stato il comune di Trecastagni, in provincia di Catania, ma prima di arrivarci Teo Mammucari ha fatto tappa anche al borgo marinaro di Santa Maria la Scala e alla barocca Acireale. Appena arrivato a Santa Maria la Scala, Mammucari si è confrontato con la quotidianità del borgo, con i pescatori e l’atmosfera semplice di chi vive guardando il mare. Poi il passaggio ad Acireale, città ricca di splendidi monumenti: palazzi, chiese, scorci eleganti che hanno fatto da cornice a momenti più leggeri, tipici del format. Infine Trecastagni, meta finale, dove sono emerse tradizioni locali, feste patronali e storie di gente comune. La puntata non è stata solo sightseeing: ci sono state vere e proprie prove che hanno messo al tappeto il conduttore, in modo divertente e autentico. Teo è stato protagonista di alcuni simpatici momenti con i pescatori, ha avuto a che fare con dromedari, e ha conosciuto Pippa, energica signora “singola” (ovvero nubile) che è stata la vera protagonista della puntata dato che Mammucari è stato costretto ad andare alla ricerca di un fantomatico ex fidanzato della donna . Un tocco romantico che ha spezzato la struttura del viaggio puro e ha aggiunto un elemento umano che ha aiutato ad alzare l’asticella emotiva dello show. L’atmosfera generale restituita è stata quella di un’Italia meno “mainstream”, fatta di piccoli comuni, tradizioni locali, gente aperta e genuina. Il format de Lo Spaesato, che punta appunto a raccontare “l’Italia attraverso la comicità” e la scoperta di comunità, qui ha trovato terreno fertile. Questa puntata è riuscita molto bene nell’intento di combinare divertimento e scoperta. Se da un lato l’ironia e la presenza di Mammucari hanno aggiunto leggerezza e ritmo, dall’altro la scelta del luogo — Trecastagni e dintorni — ha porta un valore autentico: vedere borghi, storie, tradizioni, è sempre una finestra interessante. A tratti si è percepito che la puntata si prendesse il suo tempo, non voleva correre: e questo è stato un bene, perché ha permesso di entrare un po’ più in profondità. Il capitolo di Pippa e della sua “vecchia fiamma” è stata un’aggiunta azzeccata: non è che lo show debba diventare un reality-romance, ma quel tocco umano fa pendere lo spettacolo dal versante “gente vera” piuttosto che solo presenza di cantanti, attori e altri vip messi sul piedistallo dalla loro “kalokagathia” moderna. In qualche modo, Lo Spaesato è un format che fa sentire lo spettatore più vicino, non solo passivo. Se si volesse proprio trovare un “ma”, forse alcune delle prove erano un po’ prevedibili – il “cavallo imbizzarrito”, la sfida con i pescatori – ma questo è un rischio intrinseco del format. Nel complesso, però: promosso.
