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“Largo Baselice 1965: la storia di Pietro Castriotti”

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“Largo Baselice 1965: la storia di Pietro Castriotti”

PITR–Pitr, andava con il suo camminare non tanto adagio, dovuto u ciòccie pa carrette. Pitr all’anagrafe lo registrarono con il cognome sbagliato: anziché Castriotta si chiamava  “Castriotti”, come si usava dire per “errore anagrafico” dovuto all’impiegato, ma si sa in quel tempo gli errori di ortografia erano all’ordine del giorno. Da qui è rimasto ancora oggi l’unico con questo cognome in città.

Manfredonia, 1965: proprio al Largo Baselice, via derivante da un paese in provincia del Beneventano – sicuramente derivante dal Bizantino Basilici da cui poi è nato il nome Basilicata – c’era una fontana a doppia vasca di due rettangoli uno piccolo l’altro più grande: l’atmosfera la si sente dalla foto straordinaria – che ha immortalato la vecchia zona come strada, come case e portoni ridotti ad uno stato consunto, un’aria tutta particolare che sapeva di una grande voglia di vivere, di battere i piedi per terra anche scalzi.

Il frate questuante riempiva le botti d’acqua, la gente e i bambini in fila con bottiglie e fiaschetti di acqua da portare a casa. Quella mattina il sole era alto, il clima  autunnale, il quadrato di quella piazza era circondato da uno splendore scenario immenso senza alcuna riparazione. Al tempo ci si aiutava, si respirava una vita precisa di libertà.

di Claudio Castriotta

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