Attualità Capitanata

La spada di San Michele esce ed il quadro della Madonna no. Perché?

La spada di San Michele condotta a Monte Sant’Angelo in piazza è stato un momento denso di fede e commozione. Toccanti anche le note della banda che hanno accompagnato i momenti più salienti, fino a giungere al clou delle celebrazioni con la messa in piazza presieduta da Mons. Padre Franco Moscone. Il tutto è stato organizzato dal comitato Festa Patronale San Michele con grande cura e attenzione, data l’emergenza sanitaria ancora in corso: dagli accessi limitati al distanziamento, per garantire a tutti una festa in sicurezza.

Una festa, appunto, che si è tenuta in maniera diametralmente opposta a quella della vicina città di Manfredonia di appena un mese fa, dove non è stato possibile portare in processione il quadro di Maria SS. di Siponto né celebrare la messa all’aperto; sono stati inoltre cancellati i concerti ed i giri della banda ed evitate le luminarie, i fuochi pirotecnici e persino i tradizionali mortaretti delle 7 del mattino.

Insomma, tanta la differenza tra le due città e ciò ha creato malumore tra i fedeli sipontini che con un colpo di spugna hanno visto cancellato un bagaglio culturale millenario e rituali che ininterrottamente si perpetuavano da quasi due secoli.

Come mai a Monte Sant’Angelo è stato possibile ciò che invece a Manfredonia è apparso come un ostacolo insormontabile? In molti sui social si sono scagliati contro i commissari del Comune, rei (a loro dire) di non aver battuto i pugni durante i tavoli tecnici convocati ad hoc per ottenere che la festa non fosse totalmente cancellata.

Problemi burocratici, religiosi o politici? Ad un mese di distanza ci si continua ad interrogare su ciò che all’indomani della festa dedicata all’Arcangelo sembra essere diventato uno smacco ancora più grande per Manfredonia. L’auspicio è che il Covid non diventi un pretesto per cancellare in riva al Golfo cultura e tradizioni anche in occasioni prossime.

di Maria Teresa Valente

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Maria Teresa Valente

Giornalista pubblicista dal 2000 ed impiegata, esercita anche l’attività di mamma full time di due splendidi e vivacissimi bambini: Vanessa e Domenico. È nata e cresciuta a Manfredonia (FG), sulle rive dell’omonimo Golfo, nelle cui acque intinge quotidianamente la sua penna ed i suoi pensieri. Collabora con diverse testate ed ha diretto vari giornali di Capitanata, tra cui, per 10 anni, Manfredonia.net, il primo quotidiano on line del nord della Puglia. Laureata in Lettere Moderne con una tesi sull’immigrazione, ha conseguito un master in Comunicazione Politica ed è appassionata di storia. Per nove anni è stata responsabile dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Manfredonia. Ancora indecisa se un giorno vorrebbe rinascere nei panni di Oriana Fallaci o in quelli di Monica Bellucci, nel frattempo indossa con piacere i suoi comodissimi jeans, sorseggiando caffè nero bollente davanti alla tastiera, mentre scrive accompagnata dalla favolosa musica degli anni ‘70 e ‘80.

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