La Russa: “L’antifascismo non è nella Costituzione”. Bagarre politica con Schlein

A quattro giorni dal 25 aprile cominciano le polemiche. Ad accendere la miccia è, ancora una volta, Ignazio La Russa, presidente del Senato. In un colloquio con Repubblica, la seconda carica dello Stato ha parlato dell’antifascismo e della Costituzione. “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo. Io credo semplicemente che ciò che accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all’Urss”.

Il Presidente, che il 25 aprile si recherà prima all’Altare della Patria e poi al campo di concentramento di Theresienstadt (Praga), ha dichiarato poi: “Condivido appieno i valori della Resistenza, vista come superamento di una dittatura. Il problema è che di quei valori si sono appropriati il Pci e poi la sinistra. Questo è un fatto storico. E a questo mi sono sempre opposto”. 

Le parole di La Russa, dopo quelle su Via Rasella e sui malumori che hanno accompagnato il voto a Palazzo Madama sulle mozioni per il 25 aprile, hanno creato un vero e proprio polverone politico. L’ennesimo, su questi temi, aperto da La Russa. 

Una delle prime ad andare contro il Presidente è stata la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha dichiarato: “Ho sentito le parole di La Russa, ha detto che l’antifascismo non è in Costituzione, noi diciamo che l’antifascismo è la nostra Costituzione”, ha dichiarato la segretaria al margine della segreteria del Pd svolta a Riano, luogo in cui fu trovato il cadavere di Giacomo Matteotti. 

“La Russa delira e anziché lamentarsi di essere costretto (da se stesso) a puntualizzare continuamente, dovrebbe smentire quello che ha detto se vuole avere rispetto del Paese e del Parlamento. La Costituzione è antifascista perché lo sono quei principi che sanciscono diritti, democrazia, libertà e partecipazione che segnano le fondamenta della Repubblica, principi di cui La Russa stesso vorrebbe spronare a un’unica lettura. La lettura è unica ed è antifascista, La Russa ci faccia pace”, ha dichiarato Riccardo Magi, segretario di Più Europa.