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Polemiche sulle parole di Ignazio La Russa: “Non celebrerò questo 25 aprile appannaggio di una certa sinistra”

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Il presidente del Senato Ignazio La Russa ancora una volta al centro di una polemica legata all’antifascismo. Questa mattina, sulle colonne del quotidiano La Stampa, La Russa ha dichiarato che non presenzierà – nel suo ruolo di presidente del Senato – alle celebrazioni del prossimo 25 aprile. La Russa alla domanda se parteciperà alle celebrazioni del prossimo 25 aprile risponde dipende. “Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra. Non ho avuto difficoltà come Ministro della Difesa a portare dei fuori al monumento dei partigiani al cimitero Maggiore di Milano. E non era un atto dovuto”. 

Poi: “Da quando sono nato, in famiglia e nella mia parte politica, ho sempre sentito una condanna feroce delle leggi razziali e da sempre ho un rapporto strettissimo con la comunità ebraica milanese di amicizia personale, per esempio con Walker Meghnagi e già con suo padre Isacco, esponenti di spicco della comunità ebraica. E non solo con loro. Potrebbe limitarsi ad essere un fatto personale, ma dal punto di vista politico la destra italiana è sempre stata per l’esistenza e l’indipendenza d’Israele, quando altri ne minacciavano l’integrità, ed è sempre stata senza titubanze pronta a condannare le leggi razziali, per non parlare del dramma della Shoah”. 

La Russa poi ha parlato di antifascismo e delle sue parole durante il suo primo intervento al Senato. “Non c’è stato bisogno di coraggio ma semplicemente di memoria. Con Pinuccio Tatarella e Giancarlo Fini, ho contribuito a scrivere le tesi di Fiuggi, ed era il 1995! Già allora riconoscemmo il valore della lotta per la libertà. Con una importante annotazione che riguardava una parte di quella Resistenza, la parte comunista che non lottava per restituire all’Italia libertà e democrazia ma per un sistema certo non migliore di quanto era avvenuto col fascismo”.

Sulle parole di La Russa si sono scagliate le opposizioni. La prima è stata Simona Malpezzi, presidente dei Senatori PD. “Ricordo al Presidente Ignazio La Russa il significato del 25 aprile: la libertà dal nazifascismo. Un giorno che è festa e che dovrebbe vederci uniti. Il presidente del Senato è la seconda carica dello Stato. Non lo dimentichi”.

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