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La presenza francescana nella comunità sipontina

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La presenza francescana nella comunità sipontina
A cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)
La presenza francescana nella comunità sipontina si individua in tre conventi maschili ed in uno femminile: Conventuali (attuale chiesa S. Francesco), Cappuccini (attuale cimitero), Minori Osservanti (Chiesa S. Maria delle Grazie), e Convento di S. Chiara.
Per i Cappuccini (presenza di S. Camillo) e per il monastero si S.Chiara (donazione di Elisabetta de Florio), le datazioni della loro nascita è certa, per il Convento di S.Maria delle Grazie le datazioni variano dalla metà del ‘600, agli inizi del ‘700.
Questo convento, secondo il Sarnelli, seguito dallo Spinelli, era ubicato fuori le mura della città verso oriente (presso chiesetta della Pace), ma, dopo il sacco turchesco del 1620, i frati furono trasferiti in città.
Per i conventuali presenti nella comunità sipontina, la storiografia è più articolata.
Sempre dal Sarnelli e dallo Spinelli si rileva che un monastero fu costruito prima a Siponto e di seguito nella località, poi chiamata Manfredonia.
Vien detto pure che a Siponto venne costruita una chiesa dedicata al Santo, quando Egli, andando verso Gerusalemme e visitando la Basilica di S. Michele, si soffermò a Siponto per imbarcarsi per l’Oriente (1219).
Una costruzione, quindi, prima ancora che ad Assisi fosse eretta l’attuale Basilica…
Ma siamo nel campo delle tradizioni orali, in quanto il santo probabilmente non è mai giunto né a Siponto e né a Monte. S. Angelo; egli si è imbarcato ad Ancona (1219); tradizioni che si narrano anche in alcune località marittime adriatiche italiane.
L’11 dicembre 1266, per la fedeltà dimostrata a Carlo I d’Angiò, si concedono delle “regalie” anche ai frati minori di Manfredonia .
Nel 1292-1293 è certa la presenza dei francescani in Manfredonia, quando si ha il riferimento ad una permuta, nella quale è interessata la chiesa di S. Francesco.
Il 27 settembre 1300, con lettera, indirizzata, fra l’altro, anche al padre guardiano dei Frati Minori di Manfredonia, viene affidato l’incarico ai chierici Johannes Amphora et Julianus, assiene ad altri quattro chierici, due Domenicani e due Eremitani, per il controllo, la “misurazione”, carico e scarico del grano da trasportarsi a Brindisi
Ed ancora, nel 1322, Guglielmo Stendardo lega once 60 per la costruzione dell’opera dei frati Minori.
Il 29 febbraio 1343 viene eletto arcivescovo sipontino fra’ Pietro, di origine francese, "dei minori di S. Francesco… come buon figliuolo del Patriarca S. Francesco introdusse l’Ordine de’ Minori Conventuali in Manfredonia, edificando il nuovo Convento, con queste medesime pietre, che diroccate vedansi dal tremuoto nell’antico Monastero eretto dal medesimo S. Francesco nella vecchia Siponto…”
Mettendo ordine a quanto finora posto in risalto, verrebbe da dire che un monastero ed una chiesa dedicati a S. Francesco, vi erano già nella vecchia città di Siponto, e che, comunque, nella località poi chiamata Manfredonia la presenza francescana sarebbe già dal 1266, per tutto il 1292-1293, nel 1300 e nel 1322.
La datazione che a noi più interessa è quella della riedificazione, nel 1343, voluta dall’arcivescovo sipontino, fra’ Pietro, ne consegue, verosimilmente che le attuali fabbriche della chiesa ed il residuo del convento risalgono a quel periodo.
Va pur aggiunto che la presenza di componenti del clero regolare nella comunità sipontina si ha con gli Eremitani (extra moenia), i Domenicani, i Celestini, i Benedettini, i Teutonici (S. Leonardo di Siponto) e le suore celestine dell’Annunziata, prima ubicate presso il castello (del cui convento restano ancora tracce e memorie storiche) e poi, dopo il sacco turchesco, nei locali donati loro dall’Università, dove hanno continuato a soggiornare fino ai primi decenni del secolo scorso.
note: 1. Dello stesso avviso è il Forte
- Registri della Cancelleria Angioina, vol I, p.52
- P. SARNELLI; Cronologia, ..pp, 244-245, che riferisce anche della venuta di S. Francesco a Siponto