la magia di RTL 2 Channel, il pomeriggio tedesco che conquistò anche l’Italia
In Italia aspettavamo il lunch-time animato su Italia 1; in Germania, RTL 2 accompagnava i giovani con “Be TV” e blocchi anime memorabili.

C’è stato un tempo in cui il pomeriggio animato non conosceva confini. Mentre noi italiani aspettavamo Dragon Ball, Pokémon o Detective Conan su Italia 1, dall’altra parte delle Alpi, la Germania viveva un’epoca d’oro simile grazie a RTL 2 Channel, emittente che tra anni ’90 e 2000 divenne il cuore pulsante dell’animazione nipponica in Europa centrale. Eppure, molti appassionati italiani ricordano un dettaglio affascinante: quel canale si poteva vedere anche da noi, perfettamente in chiaro e legalmente, tramite i decoder Stream o GoldBox collegati al satellite Astra. Bastava un po’ di curiosità e la voglia di “sintonizzarsi oltreconfine” per scoprire che la Germania stava costruendo un suo piccolo impero anime.
Il battito anime della Germania
RTL 2 (oggi RTL Zwei) nasce ufficialmente nel 1993 e, da metà anni ’90, diventa la rete di riferimento per i cartoni giapponesi. I palinsesti tedeschi del canale — visibili anche dall’Italia tramite parabola — erano un fiume in piena: Heidi, Lady Oscar, Mimì e la nazionale di pallavolo, Robin Hood, fino ai colossi Dragon Ball, Pokémon, Digimon, One Piece, Detective Conan e Inuyasha. Questa “Biblioteca d’Alessandria dell’anime”, non era solo televisione: era un linguaggio condiviso. I doppiaggi curati, le sigle originali cantate da diversi gruppi, tra cui gli Anime Allstars, e le musiche pop locali divennero il segno distintivo di un’intera generazione.
Be TV, il pupazzo arancione e l’età dell’oro
Nel 2001 RTL 2 lancia Be TV, un contenitore pomeridiano condotto da “Be”, un pupazzo arancione sorridente che introduceva gli episodi con gag e curiosità. Be TV divenne un simbolo dell’infanzia tedesca, un po’ come i nostri “Bim Bum Bam” o “Solletico”: divertente, colorato, ma anche formativo.
Be non era solo un conduttore: era un ponte culturale. Tra un episodio e l’altro parlava del Giappone, dei personaggi, del valore dell’amicizia o della lealtà, costruendo un vero dialogo con i piccoli spettatori. Quando nel 2004 Be TV lasciò spazio a Pokito, RTL 2 mantenne la stessa vocazione, ma con un tono più teen e interattivo: quiz, rubriche, anticipazioni e persino messaggi dei doppiatori. Gli anni tra il 1999 e il 2009 furono la “Golden Age” tedesca degli anime, quella che — grazie al satellite — molti italiani poterono gustarsi in parallelo.
Gli anime oltre confine: quando il satellite univa
All’inizio degli anni 2000, la diffusione dei decoder Stream e GoldBox rese possibile ricevere facilmente canali stranieri in chiaro come RTL 2 Channel. Gli appassionati italiani di anime scoprivano così Dragon Ball Z o One Piece doppiati in tedesco, sigle nuove, promo di Be TV, e spot che parlavano di “anime power”. In molti ricordano ancora l’emozione di quella scoperta: la TV straniera diventava finestra su un altro modo di vivere la stessa passione. Per gli appassionati era una piccola frontiera anime, un ponte culturale tracciato da antenne paraboliche e curiosità.
Il declino e l’eredità
Dopo il 2010 RTL 2 ridusse progressivamente gli anime, fino a scomparire quasi del tutto dal palinsesto. Nel 2013 nacque ProSieben Maxx, canale che raccoglie l’eredità spirituale di RTL 2 Channel e continua tuttora a trasmettere Naruto, One Piece, Attack on Titan e Demon Slayer. Curiosamente, ProSiebenSat.1 Media — la società che controlla il canale — è oggi partecipata per oltre il 43% da MediaForEurope, la holding della Mediaset italiana. Una sorta di cerchio che si chiude: l’Italia che un tempo sbirciava la Germania per scoprire nuovi anime, oggi ne possiede una parte. RTL 2 Channel è quindi stata una pagina importante di televisione tedesca, ma anche un frammento della nostra memoria europea condivisa. Un luogo simbolico in cui un’intera generazione — da Milano a Monaco, da Berlino a Bari — ha imparato a conoscere Goku, Sailor Moon, Ash Ketchum e Conan Edogawa sotto sigle diverse ma con la stessa emozione. Quel canale, visibile liberamente anche in Italia, fu per molti un passaggio segreto nel mondo degli anime gratis, limpido, curioso, europeo. E in fondo, era questo il bello: cambiare canale e trovarsi, senza muoversi, dall’altra parte delle Alpi, dove una voce tedesca presentava il nostro stesso sogno animato.
