Cronaca Italia

La Cassazione francese: no all’estradizione dei brigatisti italiani

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La decisione è stata presa: la Cassazione francese ha confermato il rifiuto della giustizia francese all’estradizione di dieci ex terroristi italiani. L’operazione, scattata nel maggio del 2021, era stata denominata “Ombre Rosse” e riguardava dieci ex terroristi come Giorgio Pietrostefani, il mandante dell’omicidio di Luigi Calabresi, l’ex Br Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio, Enzo Calvitti, Luigi Bergamin e Narciso Manenti. 

Il rifiuto della Cassazione arriva dopo che il tribunale francese, il 29 luglio 2022, aveva negato l’estradizione chiesta dall’Italia. Il presidente Macron dopo quella decisione aveva dichiarato che “quelle persone, coinvolte in reati di sangue, meritano di essere giudicate in Italia”, ma così non la pensa il sistema giudiziario francese. Anche il ministro della giustizia, Eric Dupond-Moretti, aveva detto ieri al Corriere: “Io li chiamo terroristi. Assassini. Vorrei ricordare che il signor Cesare Battisti, che è stato sostenuto da una parte dell’intellighenzia francese, appena è arrivato in Italia ha ammesso la sua colpevolezza, dopo aver criticato per anni la giustizia italiana, che è una giustizia indipendente, sovrana e di un grande Paese democratico”.

Finisce, così, dunque una storia lunghissima che, per molti parenti delle vittime colpite dalla furia omicida di questi uomini e donne, non troverà mai una parola di giustizia finale. Mario Calabresi, figlio del Commissario Luigi Calabresi ucciso da un commando di Lotta Continua, ha dichiarato: “Vedere andare in carcere queste persone non ha più senso. Ma c’è un dettaglio fastidioso e ipocrita. La Cassazione scrive che l’estradizione avrebbe provocato un danno sproporzionato. Ma pensate al danno sproporzionato che loro hanno fatto uccidendo dei mariti e dei padri di famiglia. Da parte di nessuno di loro c’è mai stata una parola di ravvedimento, solidarietà o riparazione. Chissà”. 

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