Storia

“In Ricordo Del Maestro Funaio Gaetano Caputo”

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Manfredonia. ME lo ricordo, avevo 7 anni, era il 1968. Salendo da Viale Miramare all’altezza del Campo Sportivo, inizio via Pompeo Sarnelli, c’era la bottega del funaio Caputo, sulla sinistra di una lunga strettoia a divieto d’accesso. Un gran numero di barre in metallo specifiche per lavorare le funi – dett i “zoc” – utili per le imbarcazioni della grande flotta di cui Manfredonia andava fiera.

Un mestiere di arte e di meticolosità quello del signor Caputo. A noi bambini ci affascinava vederlo all’opera. Era conosciuto da tutti e per noi, e non solo, rappresentava l’anima marina l magia del paese di una terra di pescatori.

A cura di Claudio Castriotta

foto di Patrizio Di Gennaro

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