Il legale di Impagnatiello rinuncia al mandato: “Una questione fra me e lui”

Il legale di Alessandro Impagnatiello, l’uomo che sabato 27 maggio ha ucciso la sua compagna Giulia Tramontano, ha rinunciato alla difesa dell’uomo. Nel pomeriggio Sebastiano Sartori, avvocato, si è recato in Procura a Milano per formalizzare la rinuncia della difesa di Impagnatiello. Nella mattinata aveva dato appuntamento ai giornalisti nel pomeriggio e, pochi minuti fa, ha confermato la sua decisione. L’avvocato non ha dato molte spiegazioni, ma ha dichiarato che “c’è stata una questione fra me e il mio assistito”. Sartori, però, non aggiunto nulla che faccia comprendere il perché di questa decisione. Impagnatiello, come ha dichiarato l’avvocato nell’ultimo suo incontro con la stampa per questo caso, è in “uno stato di angoscia, che sta venendo fuori sempre di più”.
Questa mattina l’avvocato, che aveva incontrato Impagnatiello, aveva dichiarato ancora una volta che l’uomo aveva ucciso Giulia e occultato il suo cadavere in totale autonomia. “Lui lo esclude. I dubbi degli investigatori, dovete chiederli a loro”, aveva detto l’avvocato. Sartori, inoltre, ha dichiarato che Impagnatiello ha fatto ritrovare l’arma del delitto. “Il coltello utilizzato per colpire Giulia non l’ha buttato. Ha detto specificatamente dove sia. Per me come legale è da valutare la sfera psicologica”.Dopo queste parole nella mattinata, Sartori ha scelto di abbandonare la difesa di Alessandro.
Domani ci saranno nuove perquisizioni e analisi in casa di Alessandro e Giulia. La famiglia sarà difesa da Giovanni Cacciapuoti, avvocato del foro di Napoli Nord nominato dalla famiglia di Giulia per gli accertamenti irripetibili disposti, ossia proprio i rilievi scientifici che si terranno domani nella casa dove si è consumato il delitto non più tardi di una settimana fa. Venerdì mattina, invece, verrà effettuata l’autopsia sul cadavere di Giulia per comprendere la dinamica esatta dell’omicidio e l’orario preciso del decesso della giovane.