Sport Italia

Il ragazzo rosso che era nato per correre

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Manfredonia – OTTOBRE 1975. Attesa nel Rione Monticchio,per una gara podistica riservata ai ragazzi dai 13 ai 16 anni. Ricordo sulla linea di partenza eravamo in tanti – gli atleti iscritti alla gara della 4 km. L’organizzazione impeccabile, giudici dal CONIdi Foggia, il percorso tra le vie della zona. Mentre col megafono il Giudice di gara chiamava per numero e nome ogni atleta, proprio al mio fianco capitò un ragazzo con i capelli rossi. Il suo cognome era Cotugno. Il tempo di uno sguardo e lo sparo dell’ufficiale di corsa , mentre avanti a noi… un folto plotone di corsa partì insieme a una moto dei Vigili. Dopo poco meno di un chilometro, avevo già preso un ampio margine di vantaggio abbastanza consistente su in miei avversari.La mia falcata ampia e in solitudine per tutto il percorso della distanza. Quando oramai sentivo l’odore in prossimità del traguardo dell’ ultimo svincolo di una traversa, a quattrocento metri dall’arrivo, con la gente che iniziava già ad applaudire, mi trovai davanti a 10 metri da me Giovanni  il ragazzo rosso, che spingeva una corsa leggera e veloce, io perplesso ed incredulo, mi misi a correre più forte che mai al suo inseguimento, costante e di forza per raggiungerlo, ma non ce la feci.Così alla fine vinse a pochi metri di distanza dal mio fiato il ragazzo rosso. Era nato per correre. 
Di Claudio Castriotta 

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