Il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki. Crosetto: “Non è un atto casuale”

Novità sul caso di Patrick Zaki. Dopo la condanna di ieri a tre anni di carcere, il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia al ricercatore Zaki. Il presidente, inoltre, ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baquer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, noto prigioniero politico egiziano. La notizia arriva dopo la sconcertante decisione del tribunale di Mansura che ieri aveva confermato la pena a tre anni di carcere per diffusione di notizie false. Il ricercatore egiziano, che si è laureato qualche giorno fa all’Università di Bologna, senza questa grazia avrebbe dovuto scontare – oltre i 22 mesi già passati in carcere – altri 14 mesi in cella. 

La notizia, confermata dalle istituzioni egiziane, è stata salutata dal Parlamento italiano con un applauso. Alla Camera dei deputati, pochi minuti fa, il parlamentare del Pd Filippo Sensi ha comunicato la notizia che è stata seguita da un applauso. 

Su Twitter, poi, il parlamentare ha scritto: “La grazia per Patrick Zaki è una gioia incredibile, incredibile. Penso a quel ragazzo, alla sua famiglia, a tutti quelli che hanno combattuto in questi anni per la sua libertà. E un grazie, mio personale, a chi nel governo, nello Stato ha lavorato per questo risultato”. Mara Carfagna, da Azione, ha ringraziato chi ha lavorato per questo risultato. “La grazia a Patrick Zaki è una gran bella notizia, che riempie di gioia e che chiude una vicenda surreale. Un grazie a tutti coloro che a ogni livello hanno lavorato per arrivare a questo risultato. Patrick può finalmente riprendersi la sua vita”. 

Il ministro della difesa, Giudo Crosetto, è intervenuto spiegando e sottolineando il lavoro del Governo per sbloccare questa situazione : “L’Egitto ha graziato Zaki. Non è un atto casuale. È frutto di lavoro, di rapporti, di serietà, di considerazione, di diplomazia, di senso delle istituzioni, di rispetto. Perché c’è chi passa le giornate a criticare e c’è chi lavora”.