Gargano, omicidio a Bosco Quarto. La L.A.F.: “Servono presidi di giustizia e forze dell’ordine, basta soluzioni temporanee”

Gargano, omicidio a Bosco Quarto. La L.A.F.: “Servono presidi di giustizia e forze dell’ordine, basta soluzioni temporanee”
Nella terra delle mille emergenze, Gargano e provincia di Foggia, giunge oggi, a fine estate, un’altra terribile notizia.
In località Bosco Quarto, agro di Monte S.Angelo, è stato compiuto un nuovo omicidio.
Ancora una volta la nostra terra, il nostro magnifico Gargano, e l’intera provincia di Foggia, vengonoattinti da un crudele ed efferato fatto di sangue.
Tale nefasto evento è l’ennesima prova, sempre che ve ne fosse bisogno, dello stato di fatto in cui si trova l’intero territorio del Gargano e provinciale sul piano della sicurezza, ormai da decenni. Non voglio parlare di stato di abbandono ma, come già detto in passato, delleprofonde lacuneche ci caratterizzano che, come già esposto in un recente passato, sono vere e proprio assenze che vanno colmate al più presto, evitando proclami e spinte campanilistiche, guardando all’intero territorio e non al proprio orto, e alle sue reali esigenze reali e particolarità.
Non si è ancora sopita l’eco della mancata riapertura del soppresso Tribunale di Lucera, riapertura a nostro parre non propriamente aderente alle esigenze della provincia e soprattutto del Garganco, ed ecco che l’ennesimo fatto di sangue, che condanniamo prima come cittadini e poi come associazione,pone nuovamente l’attenzione su quello di cui effettivamente necessita il nostro territorio sul fronte giustizia.
Soprattutto, uomini a suopresidio, e soprattutto sul Gargano. Qui gli organici presenti nemmeno riescono a soddisfare le esigenze dei comuni. Sul Gargano nord non vi sono commissariati. La vigilanza e sicurezza del territorio e lasciato a quelle poche unità che, per numero ed esiguità vanno comunqueelogiati e ringraziati per l’incredibile dedizione e sforzo profuso a contenimento delle emergenze ed a garanzia della liceità, ma che abbisognano ora, urgentemente, di una maggiore e più appropriata implementazione, capace di dare linfa concreta e continuativa all’azione di vigilanza del territorio, per tutto l’intero arco della giornata.A patto però che ciò sia strutturale e non episodico e temporaneo come spesso accade quando si registrano eventi simili.
Non bastano e servono a poco le prese di posizione e le passerelle.
A titolo di esempioesempio, il Comune di San Nicandro Garganico (FG), che è il più popoloso del Gargano Nord, ove pureè stato accertato, insistono e sono radicate consorterie criminali, come da relazioni DDA, dispone di un presidio minimo di Carabinieri.Nemmeno la consacrazione della malavita locale agli onori della cronaca nazionalee del mondo del cinema, il noto film “ti mangio il cuore” è tratto da fatti ivi accaduti, non sono stati elementi così forti da far destare le istituzioni, e così finalmente indirizzare e supportare la comunità locale verso il ripristino della legalità, con un ampliamento dei presidi delle forze dell’ordine, carabinieri e polizia, e la presenza/re istituzione di Tribunali. A fronte di ciònoti restano, comunque,i meriti e l’impegno delle forze dell’ordine che qui operano. Certo un maggior disponibilità in organico permetterebbe un più incisivo controllo del territorio, diurno e notturno.
Valga questo minimo e non esaustivo ragguaglio sullo stato delle cose anche per tutto il territorio garganico, e a delineare i contorni di quello che è l’assenza istituzionale sul promontorio nord, come un atavica mancanza e/o assenza assoluta. Alcuni comuni nemmeno hanno la fortuna di avere la presenza continua del presidio dei Carabinieri; in fatti è noto come in alcune località la relativa Stazione chiude nel pomeriggio per riaprire la mattina seguente, come fosse un comune ufficio.
Come si pensa di dare piena legalità alla comunità in queste condizioni?
Tra non molto si ritornerà a votare.Ancora una volta, noi della LAF, chiediamo alla politica un sussulto, accompagnato da azioni concrete verso la comunità.
Pensate al territorio, pensate a rafforzare, con concretezza, fermezza e senza proclami ma con fatti,la presenza dello Stato sul territorio, anche istituendo Commissariati, nuove Tenenze dei Carabinieri, Tribunali, quest’ultimo sul Gargano nord sarebbe davvero utile più che altrove.
Ripetutamente abbiamo posto l’attenzione sulla mancanza di un Tribunale che serva il nord Gargano, nonché dell’assenza di un Corte d’Appello, anche in forma distaccata, che serva lanostra provincia, che è una delle più grandi territorialmente d’Italia, e che allevi i disaggi che tutti trovano,investigatori e dei consociati, quando ancora oggi sono costretti a recarsi a Bari per innumerevoli pratiche. Circostanza, questa, che destabilizza chi fruisce del servizio giustizia e rende più gravosa l’opera d’intellighentia, d’investigazione, degli avvocati e di chiunque fruisce del servizio giustizia.
Solo così potremmo sperare di aver un più pregante controllo del territorio, dando un servizio vero e non fittizio a chi ancora ha deciso di non abbandonare questa terra, che davvero sono sempre meno come dimostrato dai numeri dei residenti che nell’ultimo decennio non sono solo allarmanti, ma danno la misura dell’abbandono istituzionale e della risposta della comunità, emigrazione per abbandono e disperazione.
Bisogna creare le condizioni per evitare tutto questo, e ridare dignità ad una terra, il Gargano, scippato di tutto ed escluso, ingiustamente, dal circuito legale/istituzionale di cui gode tutto il resto della nazione.
Rivolgiamo pertanto un ulteriore invito alla politica a intervenire per il territorio e le comunità, affrontando seriamente il problema giustizia che affligge il Gargano nord e tutta la provincia di Foggia, con soluzioni vere e di sostanza e sul territorio.
Avv. Giovanni Vetritto.
Presidente L.A.F. San Nicandro Garganico (FG).
San Nicandro Garganico (FG), lì 17.09.2025.