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I film da non perdere al cinema questo autunno

Miss Sloane, di John Madden – 7 settembre

Miss Sloane è un thriller politico firmato da John Madden (già regista di Shakespeare in Love e Marigold Hotel) e racconta la storia di un’agguerrita e richiestissima lobbista di Washington D.C., che esegue il suo lavoro sempre sul limite tra il legale e l’illegale.

Fino al giorno in cui il capo della potente lobby delle armi si rivolge a lei per convincere l’elettorato femminile a votare contro una legge che limiterebbe l’acquisto alle armi da fuoco.

Elizabeth Sloane non solo rifiuta, ma appoggiando un piccolo studio legale specializzato in materia, inizia una personale battaglia a favore della legge e dei suoi sostenitori al Congresso.

A quel punto, il film solleva il velo sull’industria delle lobby e porta alla luce le dinamiche e le strategie utilizzate in America per ottenere i voti necessari per far passare o meno una proposta di legge.

Un bel film da cui imparare anche qualcosa di nuovo.

Valerian e la città dei mille pianeti, di Luc Besson – 21 settembre

Cast stellare per l’ultimo film di Luc Besson: Clive Owen, Rihanna, Ethan Hawke, Dane DeHaan, Cara Delevingne e John Goodmansono solo alcuni dei protagonisti del live action basato sul fumettodi Pierre Christin.

Anno 2740: Valerian (DeHaan) e Laureline (Delevingne) fanno parte di Corpi Speciali incaricati di mantenere l’ordine nell’Universo.

La loro ultima missione è nella città di Alpha, storica metropoli spaziale attaccata da un nemico sconosciuto che i due devono scovare e sconfiggere.

L’inganno, di Sofia Coppola – 21 settembre

Premio per la Regia allo scorso Cannes Film Festival, il nuovo film di Sofia Coppola è un dramma in costume che come al solito dividerà sia la critica sia il pubblico.

È il 1864, Virginia: il soldato John McBurney (Colin Farrell), ferito, viene soccorso da una ragazzina che lo porta al Collegio per Signorine gestito da Miss Farnsworth (Nicole Kidman), dove alloggia.

Qui, purtroppo, con la sua presenza rompe i già precari equilibriall’interno del gruppo di otto donne molto diverse tra loro portandole a compiere ciò che la loro carità cristiana non avrebbe mai immaginato.

Nonostante lo scheletro della storia sia un po’ debole, Sofia Coppola ci costruisce sopra un film complesso, visivamente incantevole e con magistrali tocchi di regia.

Blade Runner 2049, di Denis Villeneuve – 5 ottobre

È tra i film in assoluto più attesi dell’anno questo sequel del cult di Ridley Scott, firmato Denis Villeneuve («Arrival»).

Dopo 35 anni, il pubblico ritroverà in sala non solo la Los Angeles futurista, inospitale e dalle atmosfere cyberpunk che ha reso iconico il film del 1982, ma anche Harrison Ford nei panni del suo protagonista Rick Deckard.

Nuove entrate invece sono Ryan Gosling, nel ruolo dell’agente K, e altri attori del calibro di Robin Wright, Jared Leto e Dave Bautista.

La storia è basata sul noto romanzo di Philip K. Dick «Il cacciatore di androidi» e no, non sappiamo davvero cosa aspettarci: dai primi teaser possiamo solo dedurre che Villeneuve non abbia stravolto l’immaginario del primo film, andando più che altro a lavorare sulla trama.

Vittoria e Abdul, di Stephen Frears – 26 ottobre

Judi Dench veste i panni della burbera Regina Vittoria d’Inghilterra(1819-1901) per questa bella lezione di storia e alleanza, firmata Stephen Frears.

Il regista di film memorabili come «The Queen», «Florence» e «Philomena» racconta l’improbabile amicizia tra la sovrana e un giovane servitore indiano, entrato nelle sue grazie con delicatezza e lealtà.

Stephen Frears è in grado, con ogni sua storia, di farci ridere, sognare e di commuoverci.

«Vittoria e Abdul», inoltre, mette ancora al centro della scena uno dei personaggi femminili forti e un po’ folli di Frears, esplorandone splendidamente sia il lato pubblico sia quello privato.

Mother!, di Darren Aronofsky – 2 novembre

Sarà presentato in anteprima mondiale alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il nuovo film del regista di «Black Swan» e «Requiem For A Dream».

Nel cast: Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris e Domhnall Gleeson.

«Mother!» è un thriller-psicologico che – a quanto sappiamo a oggi – racconta la relazione di una affiatata coppia di sposi le cui esistenze vengono spezzate il giorno in cui la casa in cui vivono viene occupata da alcuni estranei non invitati (e solo a guardare la locandina, ci viene da strabuzzare gli occhi angosciati).

Justice League, di Zack Snyder e Joss Whedon – 16 novembre

Il secondo episodio della saga DC Comics con protagonisti Batman(Ben Affleck), Superman (Henry Cavill) e Wonder Woman (Gal Gadot) – quest’ultima con più spazio rispetto a «Batman v Superman: Dawn of Justice», visto il successo del suo film da protagonista – arriva attesissimo in sala nonostante qualche casino produttivo che ne ha segnato la strada.

Uno su tutti il passaggio alla regia da Zack Snyder («Batman v Superman: Dawn of Justice», «Watchmen», «Man of Steel») a Joss Whedon («The Avengers», «Avengers: Age of Ultron»), a causa di un grave lutto in famiglia del primo.

«Justice League» segna il debutto cinematografico live action della Justice League of America dove, ai già citati tre protagonisti si vanno ad aggiungere Flash, Aquaman e Cyborg, interpretati rispettivamente da Ezra Miller, Jason Mamoa e Ray Fisher.

La battaglia dei sessi, di Jonathan Dayton e Valerie Faris – 30 novembre

I registi di «Little Miss Sunshine» sfornano ad hoc per questo importante periodo storico di battaglie sulla parità dei sessi – a iniziare proprio da quelle di Hollywood – un film che parte da una storia vera per innescare una riflessione socio-politica.

La battaglia dei sessi nel tennis è conosciuta per tre match che, negli anni, hanno visto lo scontro tra un giocatore uomo e una donna: Bobby Riggs vs. Margaret Court (1973), Bobby Riggs vs. Billie Jean King (1973) e Jimmy Connors vs. Martina Navrátilová (1992).

La più famosa, nonché quella su cui Dayton e Faris si focalizzano, è la seconda: uno scontro che non si disputò solo sui campi da gioco, ma anche attraverso i media, che lo seguirono attentamente fino alla partita che il 20 settembre del 1973 fu vista in tv da 90 mila persone.

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Redazione

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