Esce oggi il libro di Michela Murgia: “Non permetto che la malattia eroda anche me”
Esce oggi, per i tipi di Mondadori, il nuovo romanzo di Michela Murgia, scrittrice, già autrice di romanzi di successo come “Accabadora” e “Chirù”. Un ritorno atteso quello di “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi”. L’autrice ritorna al romanzo dopo ben otto anni di distanza dal suo ultimo libro di narrativa. Il libro, che contiene dodici storie che si incastrano e che raccontano un anno di crisi di personaggi che stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva, esce dopo l’intervista al “Corriere della Sera” in cui Murgia ha parlato della sua malattia e del suo tumore.
Il libro non è autobiografico, ma racconta le crisi che possono attraversare tutti noi. “In questo libro tutto è autobiografico e niente è autobiografico. Questi sono racconti scritti perché ognuno possa immedesimare la parte oscura di sé in quella voce”.
Murgia, che presenterà il libro in anteprima assoluta al Salone del Libro di Torino il 18 maggio con Matteo Bianchi, parla anche della pandemia e della volontà di illuminare le crisi che tentiamo di nascondere. “Mi interessa invece che la mia malattia, che erode il mio tempo, non eroda anche il mio senso e quello delle cose che ho fatto negli ultimi mesi, una delle quali è stato scrivere un libro che no, mi dispiace deludere i cacciatori di morbosità, non è sul mio cancro. Non leggo libri sul cancro altrui, meno che mai ne scriverei. Il cancro in sé è un tema solo se si è oncologi a un congresso specialistico. Il romanzo che ho scritto parla invece di crisi ineluttabili e di come a volte la migliore soluzione per uscirne sia restarci dentro. La madre di tutte le crisi in questi ultimi tre anni è stata la stessa per tutti: la pandemia, ma per la maggior parte delle persone che conosco la pandemia non è mai esistita. Non che non la ricordino, semplicemente non vogliono più sentirne parlare”, ha scritto ieri Murgia sul quotidiano La Stampa.
