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Ecco l’aggressore di Conte: “Uno schiaffo pedagogico”

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L’aggressore di Conte si chiama Giulio Milani, che si presenta come Responsabile Ufficio Stampa del Comitato di Liberazione Nazionale

Ma quale sganassone, è stato uno schiaffo pedagogico. Da ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista…”, dice all’Adnkronos Giulio Milani, l’uomo che ha alzato le mani sull’ex presidente del Consiglio.

Milani ridimensiona le accuse: “Non ho aggredito Conte, ho semplicemente usato il minimo della forza possibile. Il mio è stato un buffetto, per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone”.

Perché prova disprezzo per Conte?” Chiede AdnKronos

“Perché ha tradito gli elettori facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone e perché ha trascinato l’Italia in guerra dando sostegno al governo Draghi.

Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia.

Lui e Speranza sono alla sbarra con l’accusa di epidemia colposa.

Dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me”, attacca Milani.

Se l’ex Premier dovesse sporgere denuncia?

“In tal caso spiegherò le mie ragioni in tribunale. I giornali titolano che sono un no vax, ma io sono un editore, gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto: il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm”.

IL CNL – COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE

Dal sito internet:

È nato il Comitato di Liberazione Nazionale!

Il simbolo del nuovo CLN è l’ape operaia e lavoratrice per il bene comune, in una Repubblica “fondata sul lavoro” che al presente nega il diritto di lavorare ai tanti che non si sono piegati al liberticidio della certificazione Covid.

Fra i promotori del nuovo CLN, ci sono talune delle figure più significative della resistenza di questi ultimi due anni di pandemia, nei cui confronti l’attacco neoliberista si è scagliato, facendo strame dei diritti fondamentali ed irrinunciabili, come la dignità personale e l’uguaglianza formale di fronte alla legge.

Ci stiamo strutturando per organizzare iniziative di resistenza e protesta sui territori. Stiamo organizzando i caucus di piazza per completare il Consiglio dei coordinatori nazionali e individuare tutti assieme i referenti regionali e provinciali al fine di garantire un adeguato coordinamento territoriale.

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