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Ecco il primo libro postumo su Berlusconi: “Beato lui” di Pietrangelo Buttafuoco

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A meno di due settimane dalla morte di Silvio Berlusconi è uscito già un libro postumo sulla sua figura. A scriverlo è stato Pietrangelo Buttafuoco, intellettuale, scrittore e commentatore originale. Il titolo del libro, uscito martedì per i tipi di Longanesi, è “Beato lui. Panegirico dell’arcitaliano Silvio Berlusconi”. Per Buttafuoco, che con la sua lingua colta e divertente costruisce una maschera berlusconiana che combacia con i tratti dell’italiano tipo, Berlusconi è un vero e proprio concentrato di tic, manie e desideri degli italiani. “Tutti uomini totali e arcitaliano, sepolti tutti sotto montagne di bibliografie e leggende. La sua è persona che diventa personaggio”, scrive l’autore.

Il libro, un tomo abbastanza indefinibile, è tante cose. È il racconto dell’uomo e del politico, del Paese e dei suoi miti, dei suoi desideri e del suo odio.  “È un canovaccio pronto a diventare copione, la forma adatta a raccontare Berlusconi è lo spettacolo, è quella che rende meglio la sua specialissima natura, quella di incarnare al meglio l’identità italiana. È stato tutto, una verità e il suo esatto contrario”, ha dichiarato l’autore all’Ansa. 

Per trovare un punto di vista inedito, che non arriva fino alla morte di una figura indimenticabile come Berlusconi, Buttafuoco ha tentato di raccontare la maschera e la persona che si nascondeva dietro quella maschera da perfetto italiano. “Ci sono stati tanti modi di raccontare Berlusconi, ci hanno provato attraverso il metodo della ricerca storica, la politologia, perfino attraverso la cronaca giudiziaria, ma la sua non è stata una tra le tante esperienze di espressioni della politica, ha saputo essere tanto e molto di più. Ho capito che c’è solo un modo di raccontarlo che è quella di essere restituito per la sua dimensione di personaggio che chiunque vorrebbe aver raccontato. Sicuramente lo avrebbe voluto fare Balzac, Shakespeare e la grande tradizione della commedia da Goldoni fino a Moliere”. 

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