Di Staso: “Sversamenti fognari, adesso basta. Chi sbaglia deve pagare”

Di Staso: “Sversamenti fognari, adesso basta. Chi sbaglia deve pagare”
Un disastro senza fine. Il divieto di balneazione è stato esteso in data odierna anche al tratto di costa cittadina che dal faro di Levante arriva all’Acqua di Cristo.
E’ successo per l’ennesima volta. Solo pochissimi giorni prima l’impianto fognario posto alla località Siponto, ha subito un collasso con conseguente sversamento di liquami che ha interessato una vasta area territoriale.
L’invasione dei liquami non ha risparmiato i fondi circostanti trovando naturale sfogo nei canali e, infine, nel tratto di costa prospiciente il Lido Siponto.
Le analisi effettuate dall’Agenzia Regionale ARPA hanno riscontrato la presenza di agenti in concentrazione tale di imporre la misura cautelare del divieto di balneazione.
Questa misura ha causato gravissimi danni a tutti gli operatori turistici del litorale, in primis ai titolari dei lidi balneari.
Anche il delicato ed originale ecosistema presente nella località di Siponto, ha subito la grave deturpazione riveniente dalla sommersione dei liquami dispersi dalla condotta pubblica.
La immagine della nostra località turistica riporta una macchia, è il caso di dirlo, nella propria stagione estiva in un periodo dell’anno che risulta cruciale per la riuscita della stessa.
Tutti gli immani sacrifici, umani ed economici, vengono posti nel nulla da un evento che non poteva ritenersi imprevedibile.
Risuona insistentemente in questi giorni tra gli addetti ai lavori l’appellativo di “atavico” in riferimento alla problematica della condotta fognaria nel tratto di Siponto interessato dal collasso di sabato scorso.
Nonostante l’atavicità di questa situazione, non si è mai provveduto a risolverla.
Come al solito è risultata non essere stata degnamente considerata, andando ad esplodere in tutta la sua drammaticità.
Pretendiamo un intervento serio, robusto ed efficace della nostra Amministrazione nei confronti dei responsabili di questo scempio, anche e soprattutto interessando l’autorità giudiziaria a che questi episodi non abbiamo più a verificarsi.
Così come auspichiamo una assistenza informativa chiara, puntuale ed efficace a favore degli operatori turistici in merito ai rimedi che si stanno ponendo in essere ad alla immediata risoluzione degli stessi.
E’ più che mai opportuno ed indispensabile che il monitoraggio dell’ARPA garantisca il puntuale controllo delle acque al fine di concedere la tempestiva revoca della misura cautelare del divieto di balneazione.
Chi sbaglia deve pagare e subito!
Avv. Vincenzo Di Staso