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Cospito: “Interrompo lo sciopero della fame”

Colpo di scena nella vicenda di Alfredo Cospito, l’anarchico recluso al 41bis. Cospito oggi ha interrotto il suo sciopero della fame che durava dal 20 ottobre del 2022. La decisione, che sembra irrevocabile con un destino già scritto per l’anarchico, è arrivata il giorno dopo la decisione della Consulta che ha ritenuto costituzionalmente illegittimo l’articolo di quel codice che vieta al giudice “di considerare eventuali circostanze attenuanti come prevalenti sulla circostanza aggravante della recidiva nei casi in cui il reato è punito con la pena edittale dell’ergastolo”.

Oggi, dopo questo cambio di scenario, Cospito avrebbe fatto un passo indietro rispetto alla sua lunga protesta. “Dichiaro di interrompere lo sciopero della fame”, ha scritto Cospito. “Grazie a tutti coloro che hanno seguito la mia tenace e inusuale forma di protesta”. Per il suo legale, Flavio Rossi Albertini, questa è una vittoria, non solo del detenuto anarchico. “Una vittoria oggettiva. Ha compiuto una dichiarazione di incostituzionalità del divieto di prevalenza di tutte le attenuanti, nei confronti della recidiva reiterata, per tutti i reati la cui pena edittale sia fissa e contempli il solo ergastolo”. 

E ancora: “Attraverso il suo corpo, sempre più magro e provato, Cospito ha svelato cosa significhi in concreto il regime detentivo speciale: illogiche privazioni imposte ai detenuti, aspre limitazioni prive di una legittima finalità, deprivazione sensoriale, un ambiente orwelliano. E ancora, impossibilità di leggere, studiare ed evolvere culturalmente e di ricevere libri e riviste dall’esterno anche quando inviati da case editrici”, dice Albertini. Concludendo: “Grazie alla vicenda Cospito, il 41 bis è sempre meno tollerato”.

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