Consiglio regionale: approvata la proposta di legge a tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia

Consiglio regionale: approvata la proposta di legge a tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia
Con 33 voti favorevoli è stata approvata all’unanimità la proposta di legge finalizzata alla tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia, presentata dal consigliere regionale Antonio Tutolo.
La Regione Puglia è tenuta ad indicare in tutte le procedure di gara, in coerenza con quanto previsto all’art. 11 del Codice degli Appalti, che al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore.
La Regione Puglia deve verificare e prevedere che i contratti indicati nelle procedura di gara prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora.
La Regione Puglia deve inoltre, verificare ai sensi dell’art. 11 del Codice degli Appalti, qualora gli operatori economici dichiarino, in sede di offerta, un differente contratto collettivo da essi applicato, che tale diverso contratto garantisca ai dipendenti le stesse tutele di quello indicato dalla stazione appaltante.
La Regione Puglia deve condurre il giudizio di equivalenza sulla base dei 12 parametri tracciati dall’ANAC nella relazione illustrativa al Bando tipo n. 1/2023, elaborati sulla base delle indicazioni fornite dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la Circolare n. 2 del 28/7/2020.
La Regione Puglia può ritenere sussistente l’equivalenza in caso di scostamenti in numero massimo di due parametri, fermo restando che l’Amministrazione regionale deve, prima di tutto, accertare che il diverso contratto collettivo indicato dagli operatori economici in sede di offerta deve prevedere una retribuzione minima inderogabile pari a 9 euro l’ora, la verifica da effettuare verterà sulla equivalenza sia delle tutele normative che delle tutele economiche dei diversi contratti collettivi.
Su proposta del consigliere Giannicola De Leonardis è stata estesa l’applicazione della norma alle ASL, Aziende ospedaliere, Sanitaservice, Agenzie regionali e a tutti gli enti strumentali.