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Conoscitore: “Diciamo sì al turismo, no ad Energas”

“Ogni volta che un uomo difende un ideale, agisce per migliorare il destino degli altri, o lotta contro un’ingiustizia, trasmette una piccola onda di speranza.” BOBBY KENNEDY

 

Il no di Istituzioni e cittadini – nonchè il mio personale -, ad Energas non è un diniego immotivato, anzi è una risposta secca e convinta a chi vuol saccheggiare nuovamente il nostro territorio per il proprio tornaconto, cancellando la volontà di una Manfredonia davvero meritevole di una duratura boccata d’ossigeno sul fronte economico-sociale-occupazionale . E’ un no ponderato, quindi, in risposta ai residui dubbi su quello che tutti vogliamo per la nostra città e ad un passato segnato da un’avulsa industrializzazione lontanissima dalla nostra identità e dalla nostra cultura.

 

Quali certezze può dare un progetto così ambiguo e pericoloso per l’incolumità della nostra comunità? Ovviamente, nessuna! Questo impianto, oltre ad essere inutile, andrebbe a ferire profondamente il nostro territorio, compromettendo il patrimonio storico-culturale-naturale-archeologico sul quale l’Amministrazione comunale da tempo ha puntato con successo. La bellezza dei nostri paesaggi, dei nostri siti, della nostra cultura – che da più parti ci invidiano per la sua pregevole unicità – sarebbe cancellata con un colpo di spugna, rubandoci il futuro che noi vogliamo. Un futuro che fa rima con turismo e pesca, beni culturali e imprenditoria ecosostenibile a valorizzazione della vocazione e delle risorse sipontine. Il turismo, per fortuna, non è più la sorellestra dell’economia, una seconda scelta relegata al solo mese di agosto. Con l’impegno di questa Amministrazione, della quale mi fregio di essere il delegato dell’apposita Agenzia, si stanno aprendo reali scenari sul turismo come perno dell’economia locale. L’incipit è stato l’aver riportato agli antichi splendori siti come il Parco Archeologico di Siponto, gli Ipogei Capparelli, il Castello ed il suo fossato, l’ex Fabbriche di San Francesco, grazie ai quali (sopratutto la ricostruzione artistica della Basilica Paleocristiana di Tresoldi) Manfredonia si attesta tra le mete più visitate in Puglia nel 2016. Certamente, molto resta da fare, a partire dalla sfida della gestione, della fruizione e promozione di questi luoghi, ed una soluzione è imminente. Ma, il messaggio che viene lanciato è chiaro: Manfredonia può vivere delle sue risorse e non di dannosi progetti calati forzatamente dall’alto come Energas. I posti di lavoro, utilizzati a mò di ricatto sociale, non si generano assolutamente grazie al più grande impianto di gas costiero d’Europa. La via da perseguire è quella della proposizione di servizi legati al turismo, all’imprenditoria dei giovani che dopo il proprio percorso di specializzazione formativa investono il proprio know how nella propria città. Queste sì che sono forme imprenditoriale che tutti i livelli Istituzionali devono e possono sostenere.

 

Che tipo di turista verrebbe in un luogo che annovera la presenza di serbatoi da 60milioni di litri di gas? Questo impianto, tra l’altro, metterebbe in seria difficoltà anche le attività ricettive-ristorative esistenti causate dalla pericolosa presenza di tale impianto, senza dimenticare la vicinanza ad un sito di straordinaria valenza come l’Oasi Lago Salso che si sta riattivando grazie all’intervento del Parco Nazioanle del Gargano. Bisogna investire nel miglioramento della qualità della vita della comunità e sull’incentivazione dell’attrattivita della città, cosa che certamente non è Energas. Quindi, domenica 13 novembre non abbiamo alcun alibi: tutti dobbiamo recarci alle urne per votare “NO ENERGAS”.

 

Ogni singolo voto è fondamentale per far sentire a chi di dovere la voce della città. Stavolta, non lasciamo che siano gli altri a scegliere per noi. E’ un appello che rivolgo sopratutto ai giovani: andate a votare a questo referendum perchè non è assolutamente vero che è già tutto fatto. Energas non ha avuto il via libera definitivo e, perciò, in sede di Conferenza di Servizi un nostro NO forte e schiacciante può davvero far spostare dalla nostra parte l’ago della bilancia. Questo NO è anche una scelta di vita, un investimento personale sul futuro, un motivo per l’atteso riscatto per la nostra città!

 

Il Consigliere comunale Antonio Conoscitore

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