”Con Manfredonia”: basta con l’abbandono della nostra sanità. Il San Camillo de Lellis è allo stremo

”Con Manfredonia”: basta con l’abbandono della nostra sanità. Il San Camillo de Lellis è allo stremo
La misura è colma. Il San Camillo De Lellis non è più un ospedale: è il simbolo più evidente dell’abbandono istituzionale e della negazione del diritto alla salute per un’intera comunità.
Lunedì, alcuni cittadini si sono recati al Pronto Soccorso per un malore. Hanno trovato ad accoglierli una struttura senza aria condizionata, con i ventilatori portati alla meglio dagli operatori sanitari, e decine di persone sofferenti che affrontavano il caldo insopportabile con ventagli improvvisati e bottiglie d’acqua.
Nessun ecografo disponibile. Nessun supporto tecnologico adeguato.
Eppure, medici e infermieri hanno fatto miracoli. Hanno messo in campo professionalità, umanità, pazienza. Ma non si può continuare a chiedere l’impossibile a chi lavora in condizioni impossibili.
Nel frattempo, si moltiplicano le segnalazioni di interventi chirurgici sospesi per mancanza di climatizzazione nelle sale operatorie. Le liste d’attesa sono diventate barzellette tragiche: per un holter bisogna attendere mesi, in alcuni casi il primo appuntamento utile risale addirittura al 2028.
Radiologia? Apparecchiature obsolete e inadeguate. Ortopedia? Ridotta al minimo. Medicina interna? Senza primario da tempo.
Tutto documentato, tutto ignorato.
Manfredonia non è una città di serie B.
Siamo 54.000 abitanti, con un bacino d’utenza che raggiunge numeri impressionanti durante l’estate, con la possibilità di sostenere la richiesta di aiuto anche di altre città del Gargano. Invece, tutto si scarica sugli ospedali di Foggia e San Giovanni Rotondo, con attese estenuanti e interventi in assenza di sicurezza. Eppure, il nostro ospedale è stato svuotato, ignorato, lasciato degradare pezzo dopo pezzo.
Chiediamo al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed ai rappresentanti istituzionali del territorio di uscire dal silenzio. È tempo di azioni visibili, urgenti, nette.
Serve una mobilitazione istituzionale. Serve un confronto diretto con Regione e ASL. Serve un piano immediato di riqualificazione e rilancio.
“CON Manfredonia” chiede:
- Ripristino immediato della funzionalità del Pronto Soccorso, con strumenti diagnostici adeguati e climatizzazione.
- Rilancio della radiologia, dopo anni di vergognose promesse disattese, con nuove assunzioni e tecnologie aggiornate.
- Verifica pubblica del Piano di Riordino, con impegni precisi sul destino dell’ospedale.
- Incontri istituzionali con Regione Puglia e ASL, alla presenza delle forze politiche e della cittadinanza.
Non accetteremo più parole, solo fatti.
Manfredonia ha diritto a un ospedale degno di questo nome. Ha diritto alla cura, alla dignità, alla salute.
“CON Manfredonia” sarà in prima linea, in ogni sede, per ottenere ciò che ci spetta.